AGNONE. Ad esclusione della Sardegna, tutta l’Italia è, più o meno, zona sismica. Purtroppo, ne abbiamo triste conferma con terremoti periodici di forte intensità, spesso dalle conseguenze disastrose per le vite umane e per il territorio, ma anche con sciami sismici che allarmano e preoccupano alcune popolazioni (come già L’Aquila qualche anno fa e in queste settimane le montagne del Pollino), la Protezione Civile, gli enti locali. Per aumentare lo studio e la prevenzione del fenomeno e ridurne i rischi, sarebbe opportuno che ogni comune italiano si dotasse, per il proprio territorio, di una o più stazioni sismiche collegate alla rete nazionale. In particolare lo dovrebbero fare i comuni molisani!
La Rete Sismica Sperimentale Italiana conosciuta a livelli internazionali come “Italian Experimental Seismic Network” (www.iesn.it) è una serie di stazioni di rilevamento gestite in maniera volontaria da esperti, appassionati, enti, associazioni, ma anche da privati cittadini. Dal sito si possono attingere molte informazioni, iscriversi alla “newsletter” (che informa periodicamente sulle attività della rete e sugli eventi più significativi). Grazie a tale progetto è possibile, innanzi tutto, divulgare l’arte della prevenzione, l’arma più potente ed efficace che si ha attualmente per affrontare il rischio sismico, salvando la vita a quante più persone possibile. Fondamentale è però fare un monitoraggio attivo e capillare, pure attraverso l’installazione di stazioni sismiche moderne ed a basso costo di gestione (attorno a duemila euro la spesa iniziale).
Infatti, l’istallazione di una simile stazione sismica è abbastanza facile. Basta rispettare alcuni accorgimenti di base. La cosiddetta “stazione” consiste in un congegno elettronico contenuto in un involucro, dalle dimensioni di una semplice scatola di scarpe. Può essere considerato un piccolo elettrodomestico da utilizzare a fini comunitari ma anche aziendali. Ad esso è collegato un personal computer ed il tutto è proiettato nel sito internet www.iesn.it e i dati qui affluiti sono elaborati da un server centrale, gestiti e studiati dalla direzione nazionale. Finora sono centinaia le stazioni col-legate e, vista l’importanza, sono in continua crescita i siti di rilevamento in ogni regione italiana.
L’Università delle Generazioni di Agnone lancia un appello a tutti i comuni molisani (sindaci, associazioni di protezione civile, altre associazioni o aziende, ecc.) ma anche a privati cittadini affinché vogliano dotarsi di una “stazione sismica” per tenere adeguatamente monitorato il proprio territorio al fine di agevolare la prevenzione di eventi sismici, contribuendo così a salvare più abitanti possibile. Gli interessati possono rivolgersi (per saperne di più e per l’auspicabile installazione) al dr. Paolo Sabetta telefonando al n. 347-3194602 o scrivendo a “paolo.sabetta@gmail.com”.