CASTIGLIONE MESSER MARINO - «Mucilli la smetta di fare il grillo parlante».
Duro e diretto il sindaco di Castiglione Messer Marino, Emilio Di Lizia, nel replicare all’ultima provocazione lanciata a mezzo stampa da Fabio Mucilli. L’esponente radicale, nei giorni scorsi, ha sollevato il problema della mancanza dei depuratori in paese, proprio a Castiglione che si vanta di essere un Comune che produce energia pulita attraverso la wind farm installata da anni sui monti.
Il primo cittadino, senza scomporsi più di tanto, ribatte:
«L’architetto Mucilli dovrebbe sapere che ormai dal 2004 il Comune non gestisce più la rete idrica, ma tutta la gestione è passata in mano alla Sasi spa di Lanciano. E’ la Sasi, dunque, che deve realizzare i depuratori, anche se al momento intasca soltanto il canone per la depurazione delle acque. Il nostro Comune, al momento, è servito da diverse vasche imhoff e fu proprio la mia precedente amministrazione ad incaricare uno studio di Atessa per la loro realizzazione. E’ troppo facile fare il grillo parlante, troppo semplice inoltrare un comunicato stampa standosene comodamente seduti su una poltrona a San Severo. Fabio Mucilli, se vuole fare politica attiva, torni in paese, qui a Castiglione, si confronti con la popolazione e con le problematiche di ogni giorno. Si candidi alle prossime elezioni, prenda dei voti e poi faccia il consigliere, ma non da San Severo. Nel suo Comune ci sono i depuratori? Tra l’altro Mucilli deve spiegare perché è stato in silenzio durante il mandato della precedente amministrazione. E visto che parla spesso di trasparenza, dica ai cittadini che nel 2006, dall’allora sindaco Mastrangelo, ha avuto un incarico di consulenza. Di cosa si è trattato? Quali risultati ha prodotto la sua consulenza? Ha ricevuto un compenso in denaro per l’opera prestata? Cominci a rispondere a queste domande, proprio in ossequio alla trasparenza. Per quel che mi riguarda, - aggiunge il sindaco Di Lizia - l’indennità da amministratore che percepisco è pari a 782 euro netti al mese. Quando sono stato consigliere provinciale l’indennità era di 720 euro. Ecco quanto ho guadagnato facendo politica. I miei redditi, come è ovvio che sia, derivano dalla mia attività professionale di medico».