Politica sanitaria a 360 gradi quella che il commissario Donato Toma, affiancato dal sub-commissario Giacomo Papa, ha affrontato oggi in conferenza stampa, a Palazzo Vitale. Numerosi i temi in agenda, alcuni scomodi per davvero, visto il clima in una maggioranza frastagliata, in vista delle imminenti elezioni regionali.
Questo quanto ha dichiarato
“Sono fiero di quanto fatto e non voglio che si retroceda da questa direzione di autonomia regionale rispetto ai privati. E che non si inverta il processo che ci vede procedere verso il potenziamento della sanità pubblica affinché sia sempre più efficace. Mani libere e schiena alta, non abbiamo interessi che non siano quelli della tutela al sacrosanto diritto alla salute dei molisani. Ho messo in conto di non essere ricandidato pur di tutelare questo diritto”.
Sul doppio ruolo, portato avanti con determinazione, dice: “L’attività commissariale è un’attività amministrativa ispirata alle linee guida del Governo, l’attività del presidente è un’attività istituzionale ma è anche collegata a una scelta politica dei cittadini molisani. Le due cose non sono collegate. Se lo fossero io non avrei dovuto accettare di fare il commissario ad acta in questa situazione così complessa.
Sulle principali novità del budget 2023. “Oggi abbiamo ridistribuito i carichi, con riferimento alle prestazioni della rete territoriali, potenziando Isernia che aveva un’assegnazione di spesa minore rispetto al passato, ma su un’esigenza di sanità maggiore, e Termoli per lo stesso motivo. Si tratta di due ambiti che sono stati penalizzati nei precedenti budget”.
Sulla situazione molto particolare del Gemelli: “La fase di studio l’ha terminata l’Agenas dandoci gli indirizzi sulla determinazione dei tetti di spesa. Il Gemelli ha chiesto un contraddittorio all’Agenas, la struttura commissariale sarà presente penso in settimana e, noi siamo sempre aperti al dialogo”.
Sulla notizia dell’ultima ora che vede la Corte dei Conti contestare 54 milioni di rimborsi sanitari dati ai privati Neuromed e Cattolica, con il coinvolgimento dell’ex commissario Frattura, Toma ha detto: “E’ un’indagine iniziata molto tempo prima della mia investitura a commissario. Ne so quanto ne sapete voi e quanto ho letto sui giornali. Si tratta essenzialmente di extra budget. Posso dire, però, io sono garantista e ribadisco che è una indagine, una contestazione ma non si è arrivati a nessun rinvio a discussione”.