AGNONE. "Il commissario alla Sanità regionale, Filippo Basso contravviene a quelle che sono le direttive diramate dal ministro alla Sanità, Renato Balduzzi sulla stesura del piano sanitario regionale". E' quanto scrivono gli ex consiglieri comunali, Amedeo Chiantese, Nino Casciano, Roberto Amicone e Giovanni Labbate. In un documento i quattro entrano nel dettaglio delle direttive di Balduzzi e puntano il dito verso Basso per quanto operato in merito all'ospedale 'San Francesco Caracciolo'.
"Oggi siamo andati a rileggere il regolamento previsto dalla legge 135/2012 articolo 15 comma 13 lettera c , decreto “spending review”. Il regolamento definisce gli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi che devono possedere le strutture ospedaliere, anche per essere accreditate nel SSN e ridimensiona fortemente il sistema ospedaliero italiano. In un comma specifico (il 9.2.2), viene regolamentata l'organizzazione dei presidi ospedalieri in zone particolarmente disagiate. Secondo il regolamento esteso dai ministri Balduzzi-Grilli tali presidi devono essere integrati nella rete ospedaliera di area disagiata e devono essere dotati indicativamente di:
- un reparto di 20 posti letto di Medicina Generale con un proprio
organico di medici e infermieri;
- una chirurgia elettiva ridotta che effettua interventi in Day Surgery o eventualmente in Week Surgery con la possibilità di appoggio nei letti di medicina (obiettivo massimo di 70% di occupazione dei posti letto per avere disponibilità dei casi imprevisti) per i casi che non possono essere dimessi in giornata; la copertura in pronta disponibilità, per il restante orario, da parte dell’equipe chirurgica garantisce un supporto specifico in casi risolvibili in loco;
- un Pronto soccorso presidiato da un organico medico dedicato all’Emergenza-Urgenza. Si fa riferimento inoltre alla possibilità di eseguire indagini radiologiche con trasmissione di immagine collegata in rete al centro ospedaliero di riferimento più vicino, e alla effettuazione di indagini laboratoristiche in pronto soccorso. E’ infine predisposto un protocollo che disciplini i trasporti secondari dall’ospedale di zona particolarmente disagiata ai presidi ospedali di I livello o superiore.
Ora, se andiamo ad analizzare Il Presidio di Agnone, verrebbe ridotto in maniera sostanziale a soli 10 posti letto di medicina e 20 di lungodegenza, in più il depotenziamento dell’assistenza sul territorio e la chiusura delle sedi nei centri più piccoli della guardia medica, si nota poi che alcune "concessioni" sono assolutamente previste dal rigoroso regolamento governativo, anzi vengono ridotte. Al contrario molti altri punti non sono nemmeno menzionati. Non si parla ad esempio, di guardia anestesiologica, né viene menzionata la presenza dell'ortopedia.
Ci chiediamo allora se, i commissari nella vergognosa proposta, hanno preso in considerazione, come punto di partenza, tale Regolamento da cui, evidentemente non si può prescindere, come mai ci sono queste macroscopiche incongruenze? In che modo i rappresentanti Regionali,che sono stati esautorati , pensano di poter superare i rigorosi limiti imposti dal Governo su questo tema. Non vorreimmo che il piano proposto dal commissario Basso, rappresentasse solo un modo, per far credere alla cittadinanza Alto Molisana che non ci sono alternative alla risoluzione del problema, non abbiamo l’anello al naso caro dott. Basso, e la invitiamo a venirci a trovare in Agnone, per ascoltare anche le altre proposte. La proposta fatta da Lei è scandalosa e non tutela affatto la sanità nell’Alto Molise. I tagli in modo ragionieristico, siamo capaci tutti a farli. Da Lei ci si aspettava una soluzione a tutela delle necessità del territorio cosa che non le è riuscita evidentemente. Noi saremo vicini a tutte le forme che si opporranno a ciò . E crediamo che in un momento così delicato solo la coesione e l’unità di intenti degli Altomolisani ci darà la possibilità di combattere decisioni insensate".