Le Regioni hanno dato il via libera al disegno di legge sull'autonomia differenziata del ministro Roberto Calderoli. Il parere favorevole è arrivato dalla maggioranza delle Regioni, mentre quattro – Campania, Toscana, Emilia-Romagna e Puglia – si sono opposte. Dai Comuni, invece, non è ancora arrivata una risposta: il presidente dell'associazione nazionale Comuni (Anci) Antonio Decaro ha presentato un documento che contiene le osservazioni delle amministrazioni comunali, con una serie di emendamenti, ma non esprime una valutazione finale. Si allungano, così, i tempi per la possibile entrata in vigore della riforma.
Sull'argomento in una nota il sindaco di Capracotta Candido Paglione esprime il suo totale dissenso, affermando che" con l’approvazione in Conferenza Unificata del disegno di legge sull’autonomia differenziata parte ufficialmente il processo di disgregazione dell’unità del nostro Paese"
e così continua "In pratica, dopo le improvvide modifiche apportate nel 2001 al titolo V della Costituzione, adesso il ministro Calderoli – quello che definì la sua legge elettorale “una porcata” - con il placet di buona parte delle Regioni, compreso il Molise, prova ad aumentare in maniera spropositata l’autonomia delle Regioni stesse. In pratica, si tratta di ben 500 funzioni di cui le Regioni potranno avere piena competenza, con una inevitabile frammentazione del sistema e dell’accesso ai diritti. Perfino la programmazione delle reti infrastrutturali stradali e ferroviarie diventa materia regionale, con il rischio reale di isolare ancora di più una regione piccola come la nostra, allontanando la speranza di vedere finalmente realizzati collegamenti stradali e ferroviari adeguati. Pieni poteri alle Regioni, quindi, in barba ai principi che sanciscono l’uguaglianza dei cittadini e l’indivisibilità della Repubblica. Adesso, davvero “tutto è compiuto” e la secessione delle Regioni forti del nord contro quelle del sud è servita.
Conclude dicendo