AGNONE - Tra poche ore un fiume di fascine in fiamme riempirà le strade agnonesi pervadendole di calore e di una strana magia che tocca tutti quanti nel profondo, quasi a voler proferire aria natalizia anche in momenti meno piacevoli.
Da sempre lo spettacolo della ‘Ndocciata ha attirato turisti che, curiosi, sono rimasti affascinati davanti a questa sfilata. Numerose sono le date che costellano questa tradizione ma la più importante resta quella dell’8  dicembre 1996 quando Piazza San Pietro a Roma divenne il palcoscenico sul quale i portatori di ‘Ndocce si esibirono in onore dell’allora pontefice Giovanni Paolo II.
Da quel momento questa antica tradizione, che risale al 1886, ha attirato a sé anche l’attenzione delle tv nazionali.
Oggi, quindi, si aggiunge un’altra data all’almanacco della storica usanza agnonese poiché in questo freddo 7 dicembre, presso il Teatro Italo-Argentino, è stato presentato il Francobollo Filatelico della ‘Ndocciata. Da oggi 3 milioni di esemplari di francobolli saranno vettori non solo di posta bensì permetteranno a quanti non la conoscessero di venire in contatto con questo storico uso agnonese.
Alla cerimonia di presentazione hanno preso parte il Sindaco Carosella, il Vice-Sindaco Cacciavillani, gli assessori Mendozzi ed Attademo, il presidente dell’Associazione Pro Loco Agnone Giuseppe Marinelli, il neo-eletto mini sindaco Enrico De Simone. Altresì presenti gli attori principali della manifestazione: i portatori di 'Ndocce. Ospiti speciali della cittadina erano Angelo Di Stasi, Presidente della Commissione per lo studio e l’elaborazione delle carte valori postali, Gaspare De Lisa e Nicola Boriet.
Durante l’intera cerimonia tutti gli invitati hanno partecipato con un loro discorso; ognuno di loro ha contribuito a raccontare un aspetto della ‘Ndocciata, a descriverne un frangente e tutti quanti si sono prodigati per farlo al meglio con parole ricercate che hanno toccato il cuore della platea tuttavia a rendere speciale il pomeriggio è stata la consapevolezza di essere su un quadratino di carta che da oggi non solo affrancherà la corrispondenza bensì porterà in giro, grazie al disegno di Antonio Ciaburro, la storia di una tradizione radicata nei secoli.