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Disoccupati, sieropositivi e prostitute tra i protagonisti della 53^ edizione del presepe vivente

Il testo di don Mimmo Battaglia nella rappresentazione che va in scena la sera della Vigilia di Natale ad Agnone

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AGNONE. Don Mimmo Battaglia, nato a Satriano di Calabria il 20 gennaio 1963, è un sacerdote dell'arcidiocesi di Catanzaro-Squillace ed è presidente del "Centro Calabrese di Solidarietà" una comunità rivolta a persone con problematiche di dipendenza, disagio ed emarginazione sociale. Attualmente è anche presidente nazionale della F.I.C.T. (federazione italiana comunità terapeutiche) con sede a Roma. E' un sacerdote che fa della fatica della strada accanto ai poveri, agli esclusi e ai sofferenti, la sua scelta di vita. Nell'imminenza dello scorso Natale 2011, un sito internet di Catanzaro aveva pubblicato il cosiddetto "Presepe di don Mimmo Battaglia" un testo davvero originale che faceva intravedere un presepe privo dei soliti simboli che però piano piano si riempiva di personaggi nuovi e più attuali in una marcia di protesta sociale, di fede cristiana e di conforto umano verso la grotta natalizia di Gesù Bambino. Così, dal popolo presente vengono fuori i nuovi protagonisti del Natale, quelli maggiormente colpiti dall'emarginazione sociale, aggravata oggi dalla più indegna delle crisi socio-economiche: una mamma disoccupata con in braccio due piccoli figli macilenti, un bambino nero ugandese che deve fare molti chilometri per attingere un bidone di acqua, una prostituta albanese vittima di sfruttatori, un giovane ricercatore emigrato all'estero perché non ha trovato lavoro in Italia, un portatore di handicap, un giovane sieropositivo, un omicida sedicenne. Tutti si avviano verso la culla di Gesù per trovare riscatto e salvezza.
Questo drammatico testo del "presepe di don Mimmo Battaglia" è piaciuto all'Università delle Generazioni di Agnone (cui era stato segnalato da Luisetta Caporale, animatrice dal 1955 della parrocchia dei Santi Angeli Custodi di Badolato Marina, in provincia di Catanzaro), così tanto che è l'ha immediatamente proposto a Giorgio Marcovecchio, il quale da 53 anni è l'autore letterario del presepe vivente agnonese, ritenuto uno dei più belli ed originali del mondo perché è un presepe recitato e ogni anno tratta un tema legato all'attualità. Infatti, il Gesù Bambino di tale presepe è preso da uno dei fatti di cronaca che hanno maggiormente impressionato l'opinione pubblica. Ad esempio, durante la guerra di Bosnia dei primi anni novanta, la culla presepiale ha visto un bimbo nato sotto i bombardamenti di Sarajevo, mentre nel 1994 la bambina venuta alla luce in situazioni drammatiche dall'alluvione del Piemonte, così pure la bambina che è nata nel 2009 proprio durante il disastroso terremoto de L'Aquila. Il presepe agnonese del 1998 ha accolto come Gesù Bambino quel neonato curdo buttato in mare dagli scafisti vicino alle coste pugliesi e salvato dalla Guardia di Finanza: in tale occasione al sindaco e al popolo di Badolato (che a quel tempo stavano accogliendo molte centinaia di profughi curdi della nave Ararat) il Comune di Agnone ha assegnato "Il Premio Agnone per la Solidarietà". Quindi, il presepe 2012 è un’ulteriore occasione di “gemellaggio natalizio” tra Molise e Calabria.

Per tale caratteristica di animare la grotta della Betlemme agnonese con personaggi tratti dai drammi e dalle tragedie sociali, mettendoli al centro della solidarietà natalizia, il presepe vivente di Agnone del Molise ottiene ogni anno l'attenzione dei mass-media, spesso nazionali e a volte persino internazionali, e alcuni network televisivi hanno effettuato pure trasmissioni dirette dal luogo della sacra rappresentazione, la villa comunale posta tra l’ospedale e lo stadio Civitelle, su una dolce collina che viene popolata da centinaia di attori e figuranti anche con la partecipazione dei personaggi e degli animali tipici del presepe più classico. Organizzato da 53 anni dal Cenacolo francescano culturale "Camillo Carlomagno" e dalla Compagnia teatrale amatoriale "Le 4 C" (che finora ha ottenuto vari riconoscimenti nazionali ed internazionali, tra cui il trofeo FITA, con il regista storico Giuseppe De Martino), il presepe agnonese, svolgendosi all'aperto, è assai spettacolare per il recitato, per le musiche, per le scene e per il suggestivo gioco di luci, alcune delle quali animano la famosa 'Ndocciata (il corteo del fuoco più grande del mondo) che precede di un’ora la sacra rappresentazione della Vigilia natalizia la sera del 24 dicembre di ogni anno. Il presepe vivente agnonese 2012 avrebbe potuto intitolarsi “Il presepe degli emarginati e degli esclusi” oppure “Il presepe della crisi”, invece ha preso il nome di “Presepe spopolato” proprio per meglio rimarcare quanto queste montagne altomolisane rischiano, anche per la tremenda crisi socio-economica in atto, di rimanere spopolate ed insignificanti con tutti i tagli già sofferti e con quelli futuri che impoveriranno ulteriormente un presidio antropologico assai necessario ed insostituibile per l’ecosistema antropologico, orografico e territoriale, nonché per la pace sociale.

Ma l'imminente Natale 2012, così tanto immerso in una difficile crisi socio-economica e di valori, vedrà il "presepe della solidarietà di don Mimmo Battaglia" rappresentato anche in Calabria (a Satriano  e ad Isca, entrambi paesi della provincia di Catanzaro). L'Università delle Generazioni di Agnone intende diffondere, per la sua bellezza e importanza, il testo di tale presepe degli emarginati che invierà a chi ne farà richiesta all'indirizzo mail "universitadellegenerazioni@gmail.com".

 

Riferimenti:

* don Mimmo Battaglia: tel. 348-6009936 * CCS Catanzaro tel. 0961-769722
* Giorgio Marcovecchio: (autore Presepe di Agnone del Molise): tel. 0865-79010 * 339-5824838
* Luisetta Caporale: 0967-814037

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