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Abbattuto un abete bianco e un pino di 50 anni: Agnone un paese senza alberi e pochi bambini

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Continuano i tagli degli alberi nel centro di Agnone. Già si era proceduto nel mese di Aprile del 2022 ad abbattere alcuni pini di  50 anni. Il Sindaco di Agnone dietro relazione dell'agronomo forestale ha prodotto l'ordinanza e questa mattina di buonora gli addetti hanno proceduto al taglio. Hanno abbattuto il  l'abete bianco in piazza Unità d'Italia, lo storico albero  di Natale agnonese e un  grosso  pino presente  nella zona denominata la Villetta. Tra le  motivazioni dell'abbattimento, dalla relazione del tecnico incaricato si legge che « dato lo stato di gravità delle radici, del colletto, del fusto, del castello, dei rami e della chioma». degli alberi se ne consiglia la rimozione al fine di evitare  sradicamenti ad opera del vento con conseguente caduta

Le amministrazioni comunali intenzionate ad abbattere o a capitozzare alberi in perfetta salute sono numerose in Italia. Nella maggior parte dei casi, gli alberi da eliminare sono di intralcio ad attività commerciali oppure danno semplicemente fastidio a condomini o a singole persone. Altre volte, invece, i comuni non sono disposti a investire denaro (pubblico) per curare gli esemplari o per sistemare i marciapiedi su cui essi sorgono. In ogni caso, il verde pubblico non interessa a nessuno, men che mai all'amministrazione comunale attuale agnonese.

 Adesso la piazza dove c'era l'abete bianco, davanti al monumento dei caduti, si presenta spoglia, cementificata e con tante automobili parcheggiate in bella vista. In zona villetta i tre esemplari tagliati facevano da cornice ad un piccolo spazio verde nel cuore del paese e nei pressi della fermata degli autobus e sotto l'ombra dei pini i viaggiatori l'estate trovavano riparo dal sole torrido. 

Perche' non si è tentato almeno di salvare gli alberi? Come il comune di Agnone si è adoperato per conservarli ed evitare l'abbattimento? E ulteriore quesito perchè non si è provveduto contestualmente alla piantumazione di altri  alberi, possibilmente adatti al contesto?

 Ad Agnone purtroppo con il crescente calo demografico, scompaiono anche gli alberi, come naturale che sia.  In altri paesi per ogni bambino che nasce si piantuma un albero, invece ad Agnone probabilmente ad ogni decesso corrisponde iI taglio di un albero. 

I cambiamenti climatici pongono con urgenza un profondo ripensamento della società, dell’economia e degli stili di vita, del profondo rispetto della natura, della biodiversità,  insomma un cambio di rotta. Cambiamento di rotta significa passare da un’economia di rapina e distruzione  basata solo sul presente a un’economia rispettosa del futuro: futuro dell’umanità, futuro del pianeta. C'è chi progetta i giardini artificiali  per preservare la biodiversità invece c'e chi vede la natura come un intralcio all'affermazione del proprio individualismo, interrompendo il rapporto armonico tra uomo e natura

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