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Truffa Superbonus da 7 milioni di euro, 4 arresti in Molise

Lavori inesistenti, usato meccanismo dello sconto in fattura

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Ottenevano crediti fiscali per almeno sette milioni di euro relativi a lavori inesistenti o mai completati attraverso la normativa dell'Ecobonus e Superbonus con il meccanismo dello sconto in fattura: protagonisti della truffa plurima ai danni dello Stato tre molisani e un calabrese posti agli arresti domiciliari dalla Guardia di Finanza di Isernia.

 

 


    "E' stata un'operazione importante - ha spiegato il procuratore di Isernia, Carlo Fucci nel corso di una conferenza stampa - sia per l'entità del danno allo Stato, che in parte abbiamo già evitato trattandosi per ora di sette milioni di crediti inesistenti, e anche perché abbiamo focalizzato tutta un'altra serie di lavori da verificare che probabilmente eviterà altri danni allo Stato e ai cittadini.

 

 

Dei sette milioni, per adesso, sono stati già sequestrati 1,4 milioni, ma stiamo verificando anche altri cantieri".
    Secondo quanto reso noto, le attività condotte nei confronti di due società, con sede legale a Isernia, hanno portato a galla le attività illecite degli indagati "derivanti dalla formazione di crediti fiscali afferenti a diversi incentivi pubblici a fronte di lavori edilizi mai realmente svolti".
    Tra gli arrestati c'è un commercialista di Isernia, nello studio del quale avevano sede legale le due società coinvolte; il professionista è risultato anche amministratore di una di esse. Arrestato anche un professionista di Campobasso, tecnico asseveratore delle pratiche edilizie di una delle società: attestava la regolare esecuzione dei lavori, fornendo - secondo gli investigatori - "un apporto decisivo alla commissione della truffa".
    Tra gli immobili oggetto delle false pratiche edilizie anche il castello di Torrella del Sannio (Campobasso), del quale uno dei comproprietari, peraltro già deceduto, risultava l'ignaro intestatario di fatture per un importo di 145.680 euro per interventi in regime di ecobonus, mai effettuati. Altri immobili sono stati individuati nelle province di Isernia e Latina. Il Gip ha disposto il sequestro preventivo di crediti fiscali, di oltre un milione di euro, tra le due società con sede legale a Isernia e un'altra società con sede a Velletri (Roma), apparentemente estranea ai fatti che, però, aveva acquistato crediti di origine illecita da una delle società facenti capo agli indagati.
    "E' chiaro che la pubblicità all'operazione serve - ha aggiunto Fucci - per richiamare l'attenzione degli operatori economici, nel momento in cui acquistano crediti fiscali. E lo dico perché abbiamo sequestrato anche crediti fiscali ceduti a terzi che li hanno acquistato in buona fede. Le indagini continuano perché stiamo analizzando materiale relativo a tanti altri lavori per cantieri presi in esame". (ANSA).
   

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