Partecipa a Alto Molise

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Anpi Molise: Valter Goller, Partigiano della Dignità del Lavoro. Dal Trentino Alto Adige al Molise

Condividi su:

 

 

Innumerevoli le narrazioni sulle vicissitudini degli emigranti molisani, magistralmente descritte in una molteplicità di pubblicazioni. Da ultimo il romanzo “La Promessa” di Gianlivio Fasciano presentato recentemente a Parigi, la meticolosa ricerca di Norberto Lombardi “Altrove” o la biografia curata da Michele Tanno “Tu non sei mio padre” su un emigrante di San Biase a Roma. Più rari i riferimenti su coloro che hanno raggiunto il Molise negli ultimi lustri, e ne hanno condiviso affanni, lotte, progetti, obiettivi e attività. Valter  Goller  arrivò a Campodipietra dalla Provincia di Trento agli inizi degli anni ottanta. Aveva studiato Medicina all’Università di Bologna e trovò lavoro nei cantieri edili per realizzare viadotti sulla Fondovalle del Tappino. 

Nel 1985 da indipendente fu uno dei tre candidati del PCI e nel 1990 guidò la lista del Quadrifoglio e venne eletto adoperandosi prioritariamente per le fasce meno abbienti e sui temi sociali e culturali. Fin dai primi giorni di lavoro si iscrisse alla CGIL e da delegato sindacale lottò per far rispettare leggi, contratti e norme sulla sicurezza. Riservato e di poche parole, in un territorio muto al cospetto dei soprusi, si ritrovò ad essere la voce della dignità del lavoro. Nei periodi di fermo dei cantieri faceva volontariato al sindacato e non gli fu difficile assumere responsabilità sempre più impegnative in CGIL, prima all’Ufficio Vertenze, poi nella Camera del Lavoro e quindi nella Segreteria Regionale Confederale quale coordinatore dell’area sindacale che faceva riferimento a Fausto Bertinotti.

 Col Manifesto in tasca e un borsone colmo di pratiche Valter arrivava in sede prestissimo, a mezzogiorno  gli bastava un panino e la sera era tra coloro che spegnevano le luci e serravano  il portone del sindacato. Con garbo si soffermava con lavoratori, delegati e giovani per avvicinarli idealmente ai valori costituzionali dell’antifascismo e alla cultura dei diritti e della dignità del lavoro. Schivo ed essenziale evitava i riflettori e approfondiva meticolosamente le vertenze individuali o collettive che seguiva arrivando al confronto con le controparti con documenti, norme, leggi e direttive che non lasciavano spazio a dubbi o interpretazioni. Queste qualità in aggiunta alla stima e al rispetto di tutti gli hanno  consentito anche di svolgere al meglio le funzioni di Direttore Provinciale del Patronato INCA-CGIL ad Isernia dove ha vissuto negli ultimi 15 anni e dove improvvisamente è scomparso nel giorno di Pasqua. 

Da qualche ora il feretro di Valter è arrivato a Besenello, il paese lasciato anni fa, a ridosso delle Alpi tra Rovereto e Trento. Tutti noi che abbiamo avuto l’opportunità di conoscere questo straordinario compagno del Nord che ha dedicato la propria vita e ogni sua energia al misconosciuto Molise e alla dignità del lavoro siamo coi nostri cuori idealmente lì e in silenzio ne ricordiamo la lealtà, gli insegnamenti, l’umanità e l’altruismo.

Isernia, 12 aprile 2023 

 

                                                                     Michele Petraroia

                                                                     ANPI  Nazionale

Condividi su:

Seguici su Facebook