AGNONE - Fin da piccoli veniamo educati dando importanza a date, compleanni, anniversari.
Percorriamo in famiglia, con amici, tappe che diventano in qualche modo fondamentali, come degli obiettivi da raggiungere. Qualcuno pensa solo al lato materiale di eventi come questi, altri rendono grazie per essere sopravvissuti alla vita.
Si inizia con numeri piccoli, ad una cifra. Ecco che mamma e papà ci scattano numerose foto perché è il nostro 1 compleanno, seguono gli altri e si arriva a 5 anni quindi 10 poi 18 (un compleanno che “conta” di più).
Dalle nostre parti, quindi, è consuetudine iniziare a fare gruppetto e riunire in serate (animate da cibo e musica e, ovviamente buona compagnia) tutti i coetanei di un dato anno per festeggiare la vita e ciò che si passato insieme e, perché no, brindare a ciò che deve venire.
Questo è lo spirito che ha spinto ieri gli Agnonesi a festeggiare insieme il compleanno, un compleanno comune; ricordare l’adolescenza, le marachelle a scuola, i giochi in strada e tanto altro.
È stato proprio ieri, 28 dicembre, infatti che per coincidenza due classi hanno festeggiato il percorso compiuto finora. Stiamo parlando dei trentenni e dei loro compaesani un po’ più “adulti” i cinquantenni.
Due feste, in due diverse località di Agnone, che hanno per l’appunto festeggiato un fornito gruppo di Agnonesi che ha deciso di riunirsi nuovamente nel periodo in cui tutti gli emigrati tornano in patria.
Purtroppo ci sono pervenute solo delle immagini scattate dopo la messa celebrata per i cinquantenni tuttavia un dato appare scontato: eventi come questi sono la testimonianza che tempo e distanza non possono incidere sulle amicizie di tutta una vita.