Oggi breve e sobria cerimonia per celebrare la giornata dell'Unità d'Italia e delle forze armate. Ad Agnone in piazza unità d'Italia presenti il Sindaco, i consiglieri comunali, le autorità civile, religiose e militari, la dirigente scolastica, è stata deposta una corona di alloro al monumento dei caduti in guerra. Il sindica, Daniele Saia nel suo discorso ha ricordato coloro che sacrificarono la propria vita durante la pria guerra mondiale, ha ricordato il loro coraggio e ha invocato la fine delle guerre, la fine immediata dei bombardamenti sui civili nella guerra Israelo-palestinese e l'inizio di una trattativa di pace, di diplomazia e del rispetto del diritto internazionale, supportati da tutte le organizzazioni sovranazionali.
Il discorso integrale:
"Buongiorno a tutti,
autorità civili e militari, ragazzi, cari concittadini.
Oggi si celebra la giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate ed è doveroso per tutti, tenere vivo il ricordo di questa ricorrenza.
Oggi ci ritroviamo qui per commemorare coloro che sacrificarono la propria vita durante la Prima Guerra Mondiale.
Oggi celebriamo il coraggio e l'estremo sacrificio dei nostri caduti che per la propria patria hanno perso la vita.
Il 4 novembre l'Italia ricorda l'Armistizio di Villa Giusti entrato in vigore il 4 novembre 1918 che consentì agli italiani di rientrare nei territori di Trento e Trieste e portare a compimento il processo di unificazione nazionale.
In questo giorno terminava la Prima Guerra Mondiale che ha segnato in maniera indelebile l'inizio del '900.
Il 4 Novembre terminavano quattro anni di atroci combattimenti che videro contrapporsi in trincea eserciti di giovani soldati che erano stati costretti a scendere in campo per difendere la propria Patria, per combattere una guerra sanguinosa e cruenta, sacrificando il bene supremo della vita.
Ragazzi che lasciavano le proprie famiglie, con coraggio, per andare incontro a un destino sconosciuto, per poi perire sotto il fuoco nemico.
Anche la nostra Agnone ha visto partire numerosi uomini su diversi fronti in Europa. Figli, fratelli, mariti che non fecero ritorno a casa, strappati per sempre all'affetto dei loro cari. Altrettante famiglie venivano avvolte dal dolore.
La tragedia consumatasi nello scontro fratricida fra i popoli europei nel corso dei conflitti mondiali ha fatto da monito al processo di costruzione di un'Europa dei popoli, che facesse propri i valori della pace e della cooperazione internazionale rendendoli i suoi pilastri portanti.
Nel contesto attuale la giornata odierna diventa l'occasione per riflettere sulle brutalità che ogni guerra porta con sé e sull' importanza indiscutibile del valore della pace.
Perché la guerra rimane il più grande fallimento umano (diceva l'economista Galbraith) ed è il segnale evidente che qualcosa non ha funzionato nei rapporti internazionali e nel dovere di cooperazione tra i popoli e gli Stati e che nella nostra costituzione è sancito dall'articolo 11:
"L' Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali."
I giorni che viviamo, tuttavia, ci insegnano che la costruzione di dialettiche internazionali di pace non è terminata.
Oggi più che mai abbiamo la responsabilità di difendere i valori della pace, della libertà e della solidarietà tra i popoli.
E invece assistiamo più che mai a conflitti brutali come nella vicina Ucraina, in Israele e Palestina dove si continua a ferire, ad uccidere e a togliere il futuro a centinaia di bambini.
E si assiste inermi e soprattutto ignari di ciò che la storia ci ha insegnato!!!
In questa occasione di celebrazione, invochiamo la fine immediata dei bombardamenti sui civili nella guerra Israelo-palestinese e l'inizio di una trattativa di pace, di diplomazia e del rispetto del diritto internazionale, supportati da tutte le organizzazioni sovranazionali.
Queste guerre devono finire e al loro posto devono subentrare una maggiore comprensione e solidarietà tra i popoli, gli unici valori capaci di difendere la pace ed il progresso delle Nazioni.
Solo facendo bandiera di questi valori riusciremo ad evitare il dolore di altre madri per i figli partiti in guerra!
E alle vittime delle guerre di ieri e di oggi e ai loro familiari afflitti dal dolore va il mio caloroso pensiero in questa giornata!
Voglio inoltre dedicare un pensiero alle donne e agli uomini delle nostre Forze Armate, che ogni giorno si adoperano silenziosamente per garantire la nostra sicurezza, esprimendo loro la nostra gratitudine per il servizio che svolgono quotidianamente per la società .
È grazie a questo servizio, esercitato secondo i principi della nostra cara Carta Costituzionale, che vediamo garantite sicurezza, giustizia e rispetto della legalità nel nostro Paese.
Oggi è quindi un giorno sì di celebrazione, perché dopo le sanguinose esperienze delle guerre mondiali, hanno visto la luce una Repubblica Costituzionale e nuovi metodi di gestione delle relazioni internazionali, ma anche di profonda riflessione sui nostri tempi.
Nessun popolo, infatti, dovrebbe più conoscere l'orrore della guerra. Perché ci sia un mondo di pace è necessario impegno, ogni giorno, nella costruzione di una cultura di rispetto, di tolleranza e di integrazione che deve vederci impegnati tutti: istituzioni e cittadini.
Non smettiamo mai di credere alla forza delle nostre azioni, anche le più semplici, nella definizione di un domani migliore di giustizia e di pace.
Buon 4 novembre a tutti
Onore ai caduti per la Patria, viva le Forze Armate strumento di pace,
E viva la Repubblica!"