Per quanto concerne i fatti avvenuti negli scorsi giorni in Provincia di Isernia ,San Pietro Avellana, nota meta degli amanti del tartufo da tutta Italia, a danno di decine di cani padronali da lavoro, a seguito deceduti, ci teniamo a ribadire alcuni importanti concetti.
Il Ministero della Salute si è espresso più volte negli anni in merito e così continueremo a fare anche noi.
Il fenomeno degli avvelenamenti è di fatto un problema di sanità e incolumità pubblica: non solo rappresenta un rischio per gli animali domestici e selvatici, comprese le specie in via d’estinzione, ma costituisce un grave pericolo per l’ambiente e per l’uomo, in particolare per i bambini, alcuni dei quali, ricordiamo, negli scorsi anni addirittura deceduti.
L'utilizzo di sostanze come esche lumachicide e topicide, in vendita negli scaffali dei negozi di fai da te e di giardinaggio, dai colori vistosi e attraenti, richiama l'attenzione dei bambini.
Non finiremo mai di dirlo.
Per contrastare questo fenomeno deplorevole
il Ministero della salute- fin dall’emanazione della prima ordinanza nel 2008-ha indicato un percorso per contrastare il fenomeno, nel quale, oltre ovviamente al divieto assoluto di preparare esche e bocconi avvelenati, specifica i ruoli dei vari attori della vicenda in caso di avvelenamento (proprietario dell’animale deceduto, medici veterinari libero professionisti, Sindaco, Servizi veterinari delle ASL territorialmente competenti, Istituti zooprofilattici sperimentali).
Intanto ci teniamo a ringraziare chi si sta adoperando per trovare i colpevoli di questa vicenda da giorni, che come sempre fa parlare in modo negativo del nostro Molise.
Visti anche i numerosi avvelenamenti certamente dolosi, in particolare a danno di colonie feline in provincia di Isernia- ricordiamo l'ultimo di cui ci siamo occupati nelle immediate vicinanze del parcheggio del centro commerciale IN PIAZZA di Isernia, frequentato peraltro da famiglie con bambini -
dobbiamo purtroppo constatare una lentezza nella applicazione delle norme.
Ricordiamo quindi a tutti gli enti e le istituzioni del caso ma anche a chi si occupa di colonie feline , a chi è detentore di animali domestici, che l'Ordinanza del 12 luglio 2019 - Norme sul divieto di utilizzo e di detenzione di esche o di bocconi avvelenati
(G.U. Serie Generale, n. 196 del 22 agosto 2019) prevede azioni rapide, attraverso nuove procedure informatizzate di comunicazione.
Applichiamole in modo rapido. Non lasciamo cadere le denunce nel dimenticatoio.
Sanzioniamo e puniamo chi commette questi gesti ai danni di tutta la comunità provinciale, mettendo a rischio i bambini, gli animali domestici e causando anche la morte di selvatici, come volpi e altri rapaci protetti e rendendo i prodotti di quei terreni tossici per il consumo umano.
Battiamoci affinché queste sostanze tossiche siano bandite dai negozi nei quali sono venduti a portata di mano e , spesso, negli scaffali raggiungibili anche dai bambini.
Enpa Isernia.