La CGIL del Molise augura a tutti un prospero e sereno anno nuovo. Lo fa in nome e per conto di tante lavoratrici, lavoratori, pensionate e pensionati che, oggi come ieri, credono nel valore costituzionale del Sindacato. Nel duro periodo della pandemia dai giovani, che saranno inevitabilmente protagonisti del futuro, è stato lanciato uno slogan : ANDRA’ TUTTO BENE. In realtà , a prescindere dall’ennesima sfida che scienza, tecnologia e conoscenza hanno messo a disposizione dell’umanità in maniera a volte condivisibile, altre meno, non è andato bene quasi nulla.
Ci siamo accorti che, in un mondo globalizzato, è stato facile aumentare i divari sociali anche speculando sulle tragedie dell’umanità : prima sull’emergenza sanitaria poi sull’economia di guerra. Lo scenario di precarietà diffusa e la constatazione che i decisori politici non riescano a trovare accordi nemmeno sulla salvaguardia dei beni naturali che l’universo ci ha consegnato, determinano la convinzione di dover rilanciare una nuova stagione di impegno e partecipazione per contribuire a costruire modelli di società diversi fondati sulla solidarietà , sulla fratellanza e sulla diffusione dei diritti universali. Nel nostro piccolo, dal nostro Molise, quell’impegno è ancora più impellente.
Viviamo in una Regione che rischia di scomparire per consunzione. Oltre alla crisi generalizzata, che ha diminuito il potere di acquisto di centinaia di famiglie, nella nostra Regione si pagano ulteriori scotti determinati dalla cattiva gestione amministrativa perpetrata negli anni che fa gravare su ogni residente un debito contratto, senza volerlo, fino al 2051. Sempre più spesso assistiamo a proposizioni di una classe politica che si auto rigenera assumendo il ruolo di sistemare gli sfasci che ha contribuito a determinare. Con una battuta si potrebbe dire che così è troppo facile : chi ha determinato il danno e ne conosce le cause è avvantaggiato e perciò è meglio che continui a governare… I molisani hanno bisogno di un sussulto d’orgoglio. Un sussulto che porti a dire che la nostra Regione ha bisogno dell’esegibilità dei diritti Costituzionali, ha bisogno di una sanità pubblica che sia degna di questo nome, ha bisogno di una rete di trasporti sostenuta da un piano strategico delle infrastrutture che possa sostenere anche una programmazione concreta per le politiche sicuramente industriali ma anche turistiche e ambientali. Ha bisogno, in definitiva di una politica seria e possibilmente condivisa.
Troppe volte le forze sociali sono state inascoltate e, quando si descrivono i mali che attanagliano la nostra Regione, immancabilmente, appare il politico di turno pronto a bastonare e a magnificare le splendide cose fatte per questa bistrattata terra. L’auspicio per il 2024, quindi, non può essere che UNO : BASTA ! ! ! Proviamo a costruire un nuovo anno prospero per il Molise rilanciando l’idea della PARTECIPAZIONE, della CONDIVISIONE e della PROPOSIZIONE di buone pratiche. Il LAVORO, il LAVORO BUONO e DIGNITOSO, è la condizione indispensabile per proporre qualsiasi idea di rilancio. Il Molise ha bisogno di una classe politica che sia dalla parte dei lavoratori. La CGIL è sempre stata dalla stessa parte. La CGIL, ora più che mai, è pronta a fare la sua parte. Buon 2024 a tutte e a tutti. Auguri per un nuovo anno che sia caratterizzato dall’intreccio complicato ma indispensabile di LAVORO/PACE/LOTTA.
Campobasso 31 dicembre 2023