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Agnone, Terra di Passaggio dei Santi: Dalla divisa al saio, Gianfranco Chiti verso gli altari

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Agnone è una terra ricca di incontri con figure sante, che spaziano dalle epoche più remote a quelle più recenti. Tra i santi che hanno lasciato un'impronta indelebile, possiamo citare San Bernardino da Siena, San Giovanni da Capestrano, San Giovanni Paolo II e alcuni Beati, tra cui il Beato Antonio Lucci e Padre Matteo di Agnone. Un'interessante aggiunta a questo elenco è Gianfranco Maria Chiti, attualmente in via di santificazione, il cui decreto sulle "virtù eroiche" è stato autorizzato dal Papa attraverso il Dicastero per le cause dei santi.

La storia di Gianfranco Maria Chiti è davvero singolare. Da generale dell'esercito, impegnato anche nella campagna di Russia, ha fatto una scelta straordinaria dopo aver abbandonato la divisa: ha deciso di vestire il saio dei francescani. Chiti ha vissuto un periodo significativo ad Agnone  nel 1959, durante i campi estivi dei granatieri di Sardegna, stabilendo rapporti amichevoli con alcuni agnonesi che sono rimasti nel tempo attraverso uno scambio epistolare.

Nato il 6 maggio 1921 a Gignese (Verbano-Cusio-Ossola) e deceduto a Roma il 20 novembre 2004, Gianfranco Maria Chiti è stato inizialmente un ufficiale dei Granatieri di Sardegna, impegnato attivamente durante la Seconda guerra mondiale sul fronte dalmata, greco e russo. Tuttavia, la sua vita ha preso una svolta significativa nel 1982, subito dopo il congedo dall'Esercito, quando ha scelto di abbracciare la vita religiosa cappuccina. Le numerose lettere lasciate da Chiti testimoniano il suo impegno a mantenere sempre in primo piano i valori umani, anche nelle difficoltà della guerra.

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