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FUOCHI D'ARTIFICIO FUORI LO STADIO, DASPO PER TIFOSO AGNONESE

I fatti risalgono al derby contro l'Isernia dell'ottobre scorso. Protagonista un 38enne del posto. Preannunciato ricorso al Tar

redazione
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AGNONE. Nessun atto di teppismo contro la tifoseria avversaria, nessuna  sassaiola o furibonda scazzottata, nessun lancio di oggetti contundenti sul rettangolo di gioco, nessun incitamento alla violenza.  Niente di niente. Colpevole (solo) di aver accesso dei fuochi pirotecnici (di piccola entità) all’esterno del campo da gioco, come accaduto in altre circostanze, per festeggiare ad inizio gara l’amicizia che lega ormai da anni due tifoserie: quella dell’Agnonese e dell’Isernia in occasione del derby  molisano andato in scena allo stadio ‘Civitelle’ di Agnone il 14 ottobre del 2012. Così un tifoso dell’Agnonese è stato raggiunto dal divieto di accedere alle manifestazioni sportive della durata di un anno. Il provvedimento restrittivo promosso dalla Compagnia dei carabinieri di Agnone è stato sottoscritto dal questore di Isernia. Si tratta in assoluto del primo divieto di accedere a manifestazioni sportive sul territorio nazionale che colpisce un rappresentante della tifoseria locale da sempre contraddistintasi per correttezza e sportività. Protagonista suo malgrado un 38enne di Agnone, sposato, con figli e dipendente di una ditta di trasporti. Al tifoso è stato contestato il reato di legge nr. 41 del 4 aprile del 2007 che prevede la punizione di “chiunque, nei luoghi in cui si svolgono manifestazioni sportive ovvero in quelli interessati alla sosta, al transito di coloro che partecipano o assistono alla manifestazione medesima o, comunque, nelle immediate adiacenze di esse….lancia o utilizza….razzi, bengala, fuochi artificiali, petardi, strumenti per l’emissione di fumo o di gas visibile”. Inoltre nel provvedimento emesso dal questore di Isernia viene citata una sentenza del Consiglio di Stato (sez. III, 29.11.2012, n. 6089) che recita: “La misura del divieto di accesso agli impianti sportivi può essere disposta non solo nel caso di accertata lesione, ma anche in caso di pericolo di lesione dell’Ordine Pubblico, come nel caso di condotte che comportano o agevolano situazioni di allarme e determinano il pericolo anche solo potenziale di lesione”. Il tifoso dell’Agnonese, che nel frattempo ha ricevuto la solidarietà dall’intera comunità sportiva locale, ha annunciato ricorso al Tar Molise. Visti i fatti non potrebbe essere altrimenti. 

 

 

 

 

 

 

 

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