AGNONE. Franco Giorgio Marinelli ci crede. Ci spera e ci crede ad essere eletto con la lista Monti-Udc-Fli al Senato. Se provi a chiederglielo sorride sornione di chi fa politica da una vita. L’elezione a palazzo Madama è impresa ardua, per carità , tuttavia la consapevolezza è quella di giocarsela fino all’ultimo respiro. Pardon all’ultimo voto. Chi lo conosce bene lo sa: non sarebbe mai sceso in campo se la partita fosse stata giocata a senso unico. E’ se è vero che un recente sondaggio dell’Istituto Pieopoli (pubblicato sul La Stampa venerdì scorso, ndr) dà per scontato che in Molise sarà eletto un senatore di Bersani e un altro di Berlusconi, probabilmente non si è tenuto conto che il Pdl in regione correrà spaccato. Infatti l’altra costola del centrodestra è rappresentata dal partito Fratelli d’Italia che per il Senato ha puntato le sue fiches su Filoteo Di Sandro. Non uno qualunque, bensì l’assessore uscente alla Sanità regionale, forte soprattutto in provincia di Isernia dove possiede un ottimo bacino di voti, meno su Campobasso (almeno sulla carta). Ruota tutto intorno a questo discorso la possibilità dell’elezione del vice presidente del Consiglio regionale, Franco Giorgio Marinelli. Difficilissima, ma non impossibile. Il perché va analizzato facendo un raffronto con le scorse elezioni, quelle del 2008. E allora partendo dal fatto che all’epoca in casa Pdl si era tutti appassionatamente sulla stessa barca, il partito di Berlusconi per il Senato ottenne una percentuale da urlo: con gli alleati dell’Mpa di De Matteis (9mila voti pari ad una percentuale di 4,55%), si arrivò a sfondare la soglia del 37% . Il seggio andò al coordinatore regionale del Pdl Ulisse Di Giacomo. Oggi la realtà appare sostanzialmente mutata. In primis Marinelli e Di Sandro correranno da soli e quindi sottrarranno acqua vitale al mulino del Pdl. Un partito, quello del Popolo della Libertà in caduta libera e dato in regione al 23-24%. La lista Monti con Fli e Udc si attesterebbe al 14-15%, quindi resta da capire la forza di Fratelli d’Italia. Questo il punto cruciale. Se la nuova coalizione di centrodestra riuscirà a sfondare la soglia del 10%, naturalmente sottraendo voti importanti al Pdl, considerato che l’elettorato dovrebbe essere lo stesso, ecco come la lista Monti-Udc-Fli potrebbe guadagnare un rappresentante dal Molise a scapito del partito di Berlusconi che a sua volta si attesterebbe al di sotto del 15%. Al momento restano ipotesi, per carità , ma neppure tanto irrealizzabili. Sicuramente sono altre le variabili da considerare legate soprattutto al lavoro dei partiti sul territorio. Un lavoro fondamentale che il più delle volte si rivela vincente. A ciò bisogna aggiungere alleanze sottaciute e voto disgiunto. Marinelli ci spera e ci crede. L’avvocato agnonese continua a rispondere che l’impresa resta titanica ma vale la pena giocarsela fino all’ultimo respiro. Pardon all’ultimo voto. Fratelli d’Italia e Pdl permettendo...