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SPI Cgil: Focus su migranti maturi e anziani

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Le misure legislative, prese dal Governo nel dopo Cutro, sono ispirate ad un approccio emergenziale e nulla hanno a che vedere con la solidarieta e l'umanita, con cui dovrebbero essere accolte le persone che sono costrette per varie ragioni a lasciare it loro Paese. https://www.altomolise.net/archivi/documenti/2024/S/Stranieri-e-anziani-in-Italia_FDV-WP-1-2023.pdf

 Una emergenza che viene gonfiata perchè utile come tema di propaganda da parte della destra, senza che peraltro siano messi in campo strumenti seri per governare it fenomeno e facilitare accoglienza, integrazione e inclusione. Cio che sta succedendo a che stanno svanendo i sacrosanti principi di inclusione e accoglienza, alla base dei nostri valori europei, stanno invece guadagnando i populismi e i nazionalismi che di questo argomento costruiscono la loro retorica come pane quotidiano. Ma noi come Sindacato Pensionati Italiani della CGIL non siamo stati a guardare e abbiamo risposto aprendo una grande operazione verità sui numeri reali dell'immigrazione.

 Dietro numeri e acronimi dei migranti si nascondono le storie di PERSONE e dalla loro voce abbiamo voluto capire come funziona qui da noi it sistema di accoglienza dall'arrivo all'eventuale inclusione. 
Mentre it governo Meloni si appresta a rinchiudere nei centri albanesi i migranti, che stremati arrivano sulle coste del nostro Paese, lo SPI CGIL in collaborazione con la Fondazione Di Vittorio ha dato vita nella mattinata di sabato 2 marzo 2024, nella sede della Camera del Lavoro della CGIL del Molise, ad un Focus group sul tema  Migranti maturi e anziani, perche proprio attraverso un'indagine qualitativa sulla loro condizione di vita vogliamo anticipare quali bisogni ci sono e quali politiche mettere in campo come Sindacato. Sono tante le domande della ricerca per i nostri ospiti di diversa etnia e provenienza, che sono giunti numerosi in casa CGIL.

 Quali erano i loro progetti di vita quando sono arrivati da noi? Cosa significa essere uno straniero anziano? Perche tanti di loro, soprattutto donne, nonostante l'eta continuano a lavorare? Quale è  stato il valore di avere una comunità di riferimento? Sui luoghi di lavoro hanno subito maltrattamenti? Sono stati sfruttati, emarginati o accolti? Quali le difficolta di accesso al welfare (prestazioni previdenziali, sociali, assistenziali, anche in rapporto a esperienze chiave/spartiacque della propria vita: genitorialita, ricongiungimento, malattia, formazione e istruzione, etc.)? 

L'indagine servirà alla nostra azione sindacale per intervenire con la contrattazione sociale territoriale in quei settori che sappiamo hanno un notevole impatto sulla vita dei migranti: diritti e welfare. 
 

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