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Rischio idrogeologico, l'Anci sollecita interventi

redazione
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TERRITORIO: ANCI, SERVE UN PIANO NAZIONALE SU DISSESTO IDROGEOLOGICO/ FOCUS =

      Roma, 8 feb. - (Adnkronos) - Piu' di 8 comuni su 10 presentano
aree a rischio idrogeologico. Una fragilita' che risulta
particolarmente elevata in regioni come Calabria, Molise, Basilicata,
Umbria, Valle d'Aosta e nella Provincia di Trento, dove il 100% dei
comuni e' classificato a rischio. Un quadro davanti al quale Wladimiro
Boccali, sindaco di Perugia e delegato Anci alla Protezione civile non
puo' che ricordare la necessita' di un Piano nazionale sul dissesto
idrogeologico

      "Il gran numero di eventi calamitosi, che ha colpito negli
ultimi anni il Paese, ha posto in evidenza la drammatica situazione di
vulnerabilita' del nostro territorio", commenta Boccali sottolineando
che "la complessita' delle norme di riferimento porta alla necessita'
di trovare una sintesi operativa per il Governo delle acque e la
difesa del suolo". La stratificazione amministrativa, infatti,
"distribuisce le competenze tra vecchi e nuovi enti e autorita' con
criteri di equilibrio formale piu' che di efficienza e di efficacia
generando costi, diseconomia e lentezze decisionali".

      Proprio per questo "da anni sosteniamo la necessita' di un Piano
nazionale sul dissesto idrogeologico e idraulico che stabilisca le
priorita' di intervento e le relative tempistiche di realizzazione,
che individui le specifiche responsabilita' oggi frammentate tra
diversi enti, che dia certezze circa gli investimenti e le risorse da
utilizzare a saldo zero nel computo del patto di stabilita'". (segue)

      (Ler/Opr/Adnkronos)
08-FEB-13 12:55

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      TERRITORIO: ANCI, SERVE UN PIANO NAZIONALE SU DISSESTO IDROGEOLOGICO/ FOCUS (2) =

      (Adnkronos) - Si tratta di misure che "possono realizzarsi
immediatamente e favorire non solo la cura del territorio ma anche il
rilancio delle attivita' produttive e la ripresa della crescita
economica".Per questi motivi, prosegue Boccali, "come Anci, abbiamo
chiesto di avviare concretamente un serio piano di interventi, a
partire dall'ipotesi di lavoro sottoposta all'attenzione del Cipe dal
ministero dell'Ambiente a fine 2012.

      Difendere il suolo, conclude, "e' ormai questione
imprescindibile certamente per la prevenzione dei rischi e dei danni,
ma anche quale occasione di sviluppo delle comunita' e di rilancio per
territori perche' significa tutela del paesaggio e promozione del
turismo e dell'agricoltura di qualita', cosi' come sviluppo
imprenditoriale in aree sicure".

      (Ler/Opr/Adnkronos)
08-FEB-13 12:55

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