La Cisl FP del Molise ha sollevato una richiesta pressante per una riforma completa del servizio di emergenza territoriale 118, sottolineando che sono trascorsi quasi tre anni dalle prime demedicalizzazioni di ambulanze. Il sindacato ha evidenziato che il servizio continua a operare secondo direttive stabilite oltre ventitre anni fa, ignorando le mutate esigenze della popolazione nel corso del tempo.
Il coordinatore delle Professioni Sanitarie Molise, Bruno DELLI QUADRI, ha espresso la necessità di una riorganizzazione radicale per garantire la sicurezza e la salute delle comunità locali. La proposta prevede l'integrazione di auto medicalizzate in punti strategici, consentendo di raggiungere agevolmente tutte le postazioni periferiche con tempi di risposta adeguati, cruciali per assicurare la "Golden Hour" e massimizzare le probabilità di sopravvivenza dei pazienti.
Inoltre, la Cisl FP ha suggerito di ridistribuire geograficamente il servizio di guardia medica attiva nei Comuni, avvicinandolo alle postazioni "India" per assicurare visite mediche e prescrizioni terapeutiche tempestive, in attesa di eventuali ricoveri ospedalieri.
Il sindacato si è reso disponibile all'istituzione di un tavolo tecnico per identificare le criticità e apportare le necessarie correzioni, al fine di riformare strutturalmente il servizio di emergenza territoriale, garantendo ai cittadini molisani un accesso all'emergenza sanitaria conforme agli standard ministeriali di riferimento.
La Cisl FP confida in un rapido e positivo riscontro alle sue proposte, ponendo in primo piano la sicurezza e la salute della popolazione del Molise.