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Tsunami politico ad Agnone, Esserci: Iannelli ha tradito il mandato elettorale

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Le recenti elezioni per il rinnovo del consiglio della provincia di Isernia hanno scatenato un tumulto politico ad Agnone. I risultati hanno rivelato un chiaro sostegno ai candidati della lista di centro-destra, anche nel comune di Agnone, governato da una maggioranza che si è presentata agli elettori nel 2020 come lista civica orientata a sinistra.

Tuttavia, dei nove voti della maggioranza al comune di Agnone, solo sei sono andati ai candidati di centro-sinistra. In seguito a ciò, i quattro rappresentanti del Pd presenti nel consiglio hanno emesso un comunicato ammettendo di aver governato per quattro anni con altri consiglieri chiaramente appartenenti a Fratelli d'Italia.

La situazione ha coinvolto anche l'assessora Gennarelli, fotografata  a Agnone in compagnia di Francesco Toscano durante il suo tour molisano per la raccolta firme in vista delle elezioni europee dell'8-9 giugno. Toscano è il presidente di Democrazia Sovrana Popolare (DSP), in accordo politico con Gianni Alemanno, considerato uno dei principali esponenti della destra italiana.

Se la maggioranza nel comune sta mostrando segni di agitazione, la minoranza non è da meno. Oggi è stata annunciata l'espulsione del consigliere Franco Paoletti dal gruppo politico Agnone Identità e Futuro, poiché non ha sostenuto la candidatura del capogruppo Scarano al consiglio provinciale di Isernia.

Ma le sorprese non finiscono qui. La destra agnonese, che alle ultime elezioni comunali si è presentata con la lista civica orientata a centro-destra  ha emesso un comunicato stampa   esprimendo la propria posizione sul consigliere comunale Agostino Iannelli eletto nel gruppo di minoranza riferita al gruppo politico in questione.

Lo accusano di aver tradito il mandato elettorale, supportando dall'esterno la maggioranza della giunta Saia anziche' fare opposizione a garanzia del funzionamento corretto delle istituzioni e dei livelli democratici

Mancando solo un anno al rinnovo del consiglio comunale e del sindaco di Agnone, già si respira un clima di tensione politica. La sinistra appare confusa sulle alleanze, mentre la destra, pur nelle diatribe e spaccature interne,  prova a riorganizzare il gruppo politico agnonese in vista del 2025  cominciando a definire ruoli e responsabilità

Di seguito la nota a firma di Mariangela Marcovecchio, Rosa Mastronardi, Germano Masciotra, Silvana Carosella del gruppo politico Esserci: 

"Gentilissimo direttore, abbiamo letto il suo articolo dal titolo “ il duo di lucente -saia deus ex macchina delle.prossime elezioni provinciali “ e, condividendone amaramente tutto il contenuto, vorremmo fare una piccola precisazione. 
Agostino Iannelli è stato letteralmente portato in consiglio comunale non per meriti suoi ma per quelli di altri. Non crediamo di sbagliare indicandolo come il candidato sindaco con meno preferenze personali nella storia delle elezioni del comune di Agnone.
Nonostante ciò, nonostante cioè il lavoro -evidente- di gruppo, lo stesso fin da subito ha preso le distanze rinnegando quel programma elettorale con il quale si era presentato agli elettori, evitando ogni forma di confronto interno per appiattirsi su quella linea politica (???) a lui dettata da altri con più peso … politico. 
Altri che erano o che avrebbero dovuto essere quella maggioranza alla quale - ad oggi - manca una opposizione (fatta eccezione per il solo consigliere Scarano) che sia da pungolo, stimolo e controllo.
ma tant'è. 
c'è da dire che all'epoca questo “salto della quaglia” fu salutato positivamente da quelle stesse persone che oggi si scandalizzano, perché giudicato quale “atto di responsabilità". 
diversamente per chi aveva creduto in un progetto e si era speso per esso, questo tradimento rimaneva tale e, perciò,  affrontato tagliando definitivamente i ponti con il consigliere Iannelli.
Il tempo, però, è galantuomo ed oggi anche quell'anima sinistra sembra essersi risvegliata additando e giudicando i novelli trasformisti che, al pari degli abiti in fresco lana, si preparano per essere indossati in tutte le stagioni.
Ci auguriamo, però,  che sia da una parte che dall'altra torni la vera politica fatta nell'interesse della cittadinanza e non delle poltrone personali perché spesso le due esigenze non coincidono.
Ci tenevamo, quindi, a rappresentare l'accaduto quantomeno per scrollarci di dosso quest'ultima colpa che proprio non ci appartiene."

 
 
 
 

 
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