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Esclusa 'La Pezzata' dal finanziamento regionale: Sdegno del Sindaco di Capracotta

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La giunta regionale del Molise ha recentemente approvato il progetto "Molise Roots - Tra conservazione e innovazione", mirato a promuovere una vasta gamma di eventi e manifestazioni culturali nella regione. La notizia è stata diffusa attraverso i social media, in particolare dal profilo dell'assessore regionale Salvatore Micone. https://www.facebook.com/salvatore.micone

Secondo quanto riportato dallo stesso Micone, le manifestazioni che beneficeranno del finanziamento regionale includono una serie di eventi tradizionali sparsi per tutto il territorio molisano. Tra questi figurano

 GL CIERV di Castelnuovo al Volturno frazione di Rocchetta al Volturno,
 i FUCILIERI di San Giuliano del Sannio,
 la CARRESE di San Martino in Pensilis, la CARRESE di Portocannone,
 la CARRESE di Ururi,
 la PAGLIARA MAJE MAJE di Fossalto,
 il PALIO DI SAN NICOLA di Guglionesi
, il PALIO DELLE QUERCIGLIOLE di Ripalimosani, 
la FESTA DEL GRANO di Jelsi,
 la SFILATA DEI COVONI di Pescolanciano,
 la FESTA DEL PANE di Gildone, 
la SFILATA DEI CARRI DI SAN PARDO di Larino, 
la FESTA DELLA ZAMPOGNA di Scapoli, 
la FAGLIA di Oratino,
 le MAITUNATE di Gambatesa,
 il PALIO DELLE CONTRADE di Montelongo,
 la FESTA DELL’UVA di Riccia,
 i MISTERI di Campobasso 
la ‘NDOCCIATA di Agnone.

Tuttavia, una voce significativa manca nell'elenco delle manifestazioni finanziate: la celebre festa estiva de "La Pezzata" a Capracotta. Questo fatto ha scatenato l'indignazione del sindaco di Capracotta, Candido Paglione, il quale ha espresso il suo sdegno per la mancata considerazione di un evento di così grande importanza per la comunità locale.

Questo il commento di Candido Paglione:
 
"La fondazione Molise Cultura, beneficiaria di un finanziamento di 500 mila euro, è "responsabile" della selezione relativa alle feste tradizionali alle quali saranno assegnati i finanziamenti regionali.
I criteri adottati per la scelta parrebbero tre: il valore storico ed antropologico dell'evento, la storicità dell'appuntamento e la sottoscrizione di accordi e partenariati tra i comuni candidati e gli organismi pubblici e privati.
Tra le più svariate tradizioni che potranno ricevere tale finanziamento (in totale diciannove), NON viene, però, MENZIONATA "La Pezzata" la sagra più antica del Molise nonché riconosciuta tra le dieci sagre più importanti d'Italia.
Mentre Slow Food pone la giusta attenzione alla nostra antica e duratura manifestazione, in Molise c'è chi fa finta di nulla, addirittura ignorandola.
Tale "atto" ci indigna per la superficialità utilizzata e per il modo in cui vengono investiti i fondi pubblici.
Non ci resta che pensare che abbiamo fatto un pericoloso passo indietro, ritornando alla logica dei figli e figliastri, alla logica del campanile e della pacca sulla spalla. Parafrasando Nanni Moretti non ci resta che dire: “Continuiamo così, facciamoci del male!”. La Pezzata sopravviverà ed avrà il successo che ha da decenni, con o senza fondi pubblici, ne sono certo, ma lo sdegno per la mancata considerazione è tanto. E va esternato!"
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