La gestione delle risorse idriche del Molise attraversa un periodo di turbolenza dopo le dimissioni dell'ingegnere Carlo Tatti, rappresentante di Molise Acque, dal consiglio d’amministrazione della Grim. Le motivazioni ufficiali non sono state rese note, ma si vocifera di tensioni interne con la governance della Grim. Il ruolo di Tatti era cruciale come ponte tra Molise Acque, che si occupa del prelievo delle risorse idriche, e la Grim, responsabile della loro gestione.
Il presidente della Grim, Stefano Sabatini, ha annunciato che presto sarà nominato un sostituto per garantire la continuità . Tuttavia, questa crisi non fa che mettere in luce problemi più ampi nella gestione idrica della regione.
Nei prossimi giorni, anche l'Egam, terzo attore chiave nella governance idrica molisana, affronterà momenti decisivi con il rinnovo dei suoi organi societari. Il mandato del presidente uscente, Ruscetta, scade a breve, ma il suo futuro è complicato dal fatto che il suo comune, Bojano, è coinvolto in una causa legale contro Regione e Molise Acque riguardante le sorgenti del Matese. Questo scenario pone i sindaci e i rappresentanti degli ambiti territoriali davanti a una difficile scelta per il futuro della gestione idrica in Molise.