Partecipa a Alto Molise

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Agnone: Gli alberi del Monumento ai Caduti abbattuti per fare spazio al cemento

Condividi su:

È ormai evidente che l'amministrazione agnonese ha una particolare predilezione per il taglio degli alberi, e questo non è più un segreto per nessuno. Negli ultimi tre anni di gestione del paese, centinaia di alberi sono stati abbattuti, sempre con giustificazioni diverse: "sono pericolanti", "minacciano la sicurezza dei passanti", "le radici causano smottamenti nei terreni". Motivi che, purtroppo, non nascondono il fatto che dietro queste scelte si nasconde un amore eccessivo per il cemento e una gestione del verde tutt'altro che equilibrata.

Ultimi in ordine di tempo, gli alberi che facevano da cornice naturale al Monumento ai Caduti in Piazza Unità d’Italia ad Agnone. La motivazione ufficiale del taglio è stata che gli alberi avrebbero messo a rischio la stabilità del monumento. Ma è difficile non notare che, in poco tempo, sono stati abbattuti anche i pini centenari della Villetta e i due splendidi pini che adornavano il Monumento. E non si può nemmeno dimenticare il triste scempio subito dagli alberi di via Gualterio, abbattuti in un silenzio quasi totale.

L'amore per il cemento e la fretta di "ripulire" senza una vera pianificazione sembra prevalere su una corretta gestione del verde pubblico. Gli alberi, invece di essere potati e curati nei tempi giusti, vengono abbattuti senza troppi scrupoli, come se fosse più facile rimpiazzarli con qualche progetto di asfalto o costruzione.

Tuttavia, è fondamentale ricordare che gli alberi sono un patrimonio di tutti, non di chi ha la "scure facile". Sono un elemento essenziale per l'ambiente, per la salute e per l’identità del nostro paese. Ogni albero abbattuto non è solo un elemento di verde che scompare, ma un pezzo di storia, di paesaggio e di vita che se ne va. È tempo che la nostra amministrazione cominci a guardare il verde come una risorsa da proteggere, e non come un ostacolo da rimuovere.

 

Condividi su:

Seguici su Facebook