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Rita Tavarozzi vince il Premio "Ercole Brusamolino" sui linfomi: giovani costretti a lasciare la propria terra che si fanno onore nel mondo

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Rita Tavarozzi, originaria di Agnone, ha vinto l’XI edizione del Premio "Ercole Brusamolino", un importante riconoscimento promosso dalla Federazione Italiana Linfomi (FIL). Il premio, istituito nel 2014 in memoria dell’ematologo Ercole Brusamolino, viene assegnato ogni anno ai ricercatori più talentuosi nel campo dei linfomi. Rita è stata premiata nella categoria “Lavori sulla clinica dei linfomi” per la pubblicazione di un articolo scientifico di grande valore nella rivista Annals of Oncology, una delle più prestigiose in ambito oncologico.

Lo studio che le è valso il premio si intitola "Radioimmunotherapy versus autologous hematopoietic stem cell transplantation in relapsed/refractory follicular lymphoma: a Fondazione Italiana Linfomi multicenter, randomized, phase III trial", ed esplora strategie innovative per il trattamento del linfoma follicolare recidivato o refrattario, una patologia che resiste ai trattamenti tradizionali. Il lavoro è il frutto di un trial multicentrico promosso dalla Fondazione Italiana Linfomi (FIL), che ha coinvolto diverse realtà di ricerca e che ha contribuito a definire nuove opportunità terapeutiche per i pazienti.

Oggi, Rita Tavarozzi è una ricercatrice e clinica impegnata presso l’Università del Piemonte Orientale, ad Alessandria, dove lavora in ambito clinico e scientifico, concentrandosi su studi sui nuovi farmaci per il trattamento dei linfomi e altre malattie ematologiche. La sua ricerca, in particolare, si focalizza sull'innovazione terapeutica e su come nuovi approcci possano migliorare la vita dei pazienti, ampliando le possibilità di trattamento.

Nonostante il suo percorso internazionale, Rita è  legata alla sua terra d’origine. Nata e cresciuta ad Agnone, ha frequentato le scuole locali fino alla maturità. Successivamente, ha conseguito la laurea in Medicina presso l’Università di Chieti e si è specializzata in Ematologia all’Università di Firenze. Oggi, a 37 anni,  è una giovane donna sposata e mamma di una bambina, ma ogni anno torna ad Agnone per le vacanze, dove vive la sua famiglia. Questo legame con la sua città natale è per lei un rifugio affettivo, un punto di riferimento che non ha mai abbandonato, nonostante la carriera internazionale che la porta a lavorare in uno dei centri di ricerca oncologica più prestigiosi al mondo, il Memorial Sloan-Kettering Cancer Center di New York.

La storia di Rita Tavarozzi è quella di molti giovani agnonesi, che, pur essendo costretti a lasciare la propria terra e i propri affetti per realizzare i propri sogni, si fanno onore nel mondo e contribuiscono a dare lustro alla propria comunità. Il suo impegno e i suoi successi professionali sono un esempio di eccellenza, e il Premio "Ercole Brusamolino" ne è una conferma tangibile.

La comunità agnonese esprime orgoglio e ammirazione per il riconoscimento a lei conferito. Un sentito complimento va anche ai suoi genitori e alla sua famiglia, che l’hanno sempre supportata nel suo cammino di studi e ricerca, e che, attraverso il suo successo, portano avanti con orgoglio il nome di Agnone nel mondo.

Ogni anno, il Premio “Ercole Brusamolino” seleziona i giovani ricercatori più promettenti nell’ambito dei linfomi, contribuendo a stimolare la ricerca scientifica e a promuovere le nuove generazioni di medici e scienziati impegnati nella lotta contro il cancro.

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