In merito all'articolo del 10 dicembre 2024 apparso su Altomolise.net avente come titolo : “Scontro in Guardia Medica: Giovane Medico di Agnone denuncia comportamento arrogante di collega e fa appello al rispetto della Deontologia Professionale ” Alessandro Patriarca di Agnone ha inviato alla nostra redazione il seguente contenuto.
"Buonasera Dott. Gianluca Paglione,
Poco fa ho avuto modo di leggere quanto accaduto in ospedale e desidero esprimere la mia solidarietà nei tuoi confronti. Voglio ricordare con affetto e stima il momento del 6 gennaio scorso, quando ti trovai al capezzale di mia madre. In quella circostanza, ho apprezzato profondamente la tua signorilità e la tua deontologia professionale, qualità che, purtroppo, non tutti i medici mostrano nella stessa misura.
Questa riflessione mi porta a ricordare un episodio che mi ha colpito durante la degenza di mia moglie, Rosa Di Rienzo. La gestione della situazione da parte del dottor Luciano D'Agostino e di altri membri del personale medico dell'ospedale di Agnone non è stata all'altezza delle aspettative. In particolare, una sera fui fermato nel mio intento di agire da mio cognato, l’avv. Raffaele Mauro, altrimenti avrei informato le autorità competenti riguardo a quanto stava accadendo per l'infezione da Covid-19.
A mio avviso, a causa di alcune positività riscontrate nei pazienti, tutti gli operatori in servizio avrebbero dovuto sottoporsi al tampone, ma una parte del personale medico si rifiutò di farlo
Desidero chiarire che, pur avendo avuto una formazione in Medicina, non mi ritengo un esperto, ma sono convinto che in passato l'ospedale di Agnone, con i suoi duecento posti letto, fosse un esempio di eccellenza. Purtroppo, oggi la situazione è ben diversa, e non posso fare a meno di paragonarla negativamente con il lavoro di altri professionisti, come i compianti dottor Porfilio, Carile, Marinelli e altri colleghi, che dimostrarono un livello di competenza e dedizione ben più alto.
Infine, mi sento di rivolgere un appello al dottor D'Agostino, sperando che prenda in considerazione un pensionamento anticipato, se non è più disposto a mantenere lo standard di qualità che ogni ospedale dovrebbe garantire. Altrimenti, rischia di cadere nell’oblio, dimenticato per le sue mancanze."
Cordiali saluti,
Alessandro Patriarca