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Ospedale di Agnone: Dal 16 Dicembre in arrivo tre nuovi OSS grazie alla stabilizzazione dei lavoratori impegnati durante la Pandemia da Covid-19

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Oggi si è conclusa una lunga vicenda che ha visto protagonisti molti operatori sanitari assunti temporaneamente durante la pandemia da Covid-19, per far fronte all'emergenza sanitaria. In quei momenti difficili, quando il virus mieteva vittime, questi lavoratori hanno svolto un ruolo fondamentale, aiutando senza esitazione numerosi pazienti e famiglie. La loro speranza è sempre stata quella di ottenere una stabilizzazione definitiva nel Servizio Sanitario Nazionale (SSN).

Il processo di stabilizzazione, però, è stato lungo e complesso, soprattutto in Molise, dove le difficoltà sono state maggiori rispetto ad altre regioni. I vincoli imposti dalla legge, che regolamentano le assunzioni nel SSN, hanno ostacolato il percorso. Nonostante la ASREM abbia espletato un concorso a Roma, molti di questi lavoratori non sono riusciti a rientrare nelle assunzioni. Tuttavia, molti di loro non si sono arresi e hanno combattuto a lungo per ottenere la tanto agognata stabilizzazione, fino a quando il Tar Molise ha dato loro ragione.

Grazie alle battaglie legali, ai ricorsi al TAR e agli accordi sindacali, oggi è finalmente arrivata la tanto attesa soluzione: 54 operatori hanno firmato il contratto di assunzione a tempo indeterminato. Questi professionisti saranno destinati a lavorare nei vari ospedali della regione Molise, con alcuni di loro destinati a strutture specifiche. Ad esempio, ad Agnone, sono rientrati 4 lavoratori, di cui 2 o 3, grazie agli accordi sindacali, saranno destinati all'ospedale locale, dove prenderanno servizio entro il 16 dicembre.

Grande è la delusione, però, per i tanti operatori che avevano prestato servizio durante la pandemia ma non sono stati inclusi in questa prima fase di assunzioni. Tuttavia, come ha spiegato il delegato sindacale CISL Bruno Delli Quadri, sono previste ulteriori 33 assunzioni nel 2025, garantendo così la possibilità per altri lavoratori idonei di ottenere finalmente un contratto stabile.

Questo rappresenta un passo importante per riconoscere e valorizzare il sacrificio di coloro che, durante il periodo più critico della pandemia, hanno messo la propria salute e sicurezza al servizio della comunità.

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