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Piluso spiazza tutti: Se ci sarà la possibilità di bloccare l'eolico lo faremo

La dichiarazione del sindaco di Schiavi davanti al Consiglio comunale

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SCHIAVI DI ABRUZZO - «Non abbiamo alcun interesse a farli andare avanti e se ci sarà la possibilità di bloccarli definitivamente lo faremo».
Così nei giorni scorsi, in Consiglio comunale, il sindaco di Schiavi di Abruzzo, Luciano Piluso, in merito ai lavori di realizzazione di una wind farm in località Colle Campanaro.
Una dichiarazione shock, del tutto inedita e inaspettata, visto che arriva da un amministratore che ha già permesso di installare, in passato, una centrale eolica sulla Montagna del Principe e più recentemente un’altra pala alla ditta Floew.
Un impegno ufficiale, quello di Piluso, perché preso davanti all’assise civica e anche alla presenza della stampa.
Il caso della nuova centrale eolica, quella che dovrebbe sorgere lungo la provinciale per Castelguidone, a poche centinaia di metri dal bivio per frazione San Martino, per stessa ammissione del primo cittadino è abbastanza spinoso. Nei mesi scorsi il Comune ha emesso un’ordinanza di sospensione dei lavori, un atto in autotutela dopo che sui cantieri intervenne una pattuglia della Forestale del comando di Castiglione Messer Marino. Gli agenti forestali riscontrarono la presenza di vincoli idrogeologici relativamente al sito interessato agli scavi e molti terreni gravati da usi civici. Proprio il sindaco Piluso, sempre in Consiglio, ha ricapitolato l’intera vicenda:
«La società proponente ha iniziato i lavori dichiarando di avere tutte le autorizzazioni richieste. I tecnici si sono avvalsi della procedura autorizzativa semplificata, ma a quanto pare hanno dichiarato il falso e infatti mi risulta che, oltre ai controlli da parte della Forestale, l’intera vicenda è stata oggetto di un’indagine giudiziaria. Anche il nostro tecnico comunale è stato sentito dagli investigatori. Mi risulta, inoltre, che manca la pur prevista autorizzazione da parte della Soprintendenza per i beni archeologici. Non abbiamo alcuna intenzione di revocare l’ordinanza di sospensione dei lavori e tra l’altro si tratterebbe di una decisione non politica, ma prettamente tecnica. Nell’attesa di vedere come va a finire la questione, della quale abbiamo interessato anche gli uffici competenti della Regione Abruzzo, - ha continuato il primo cittadino - non possiamo esporre il Municipio ad aventuali azioni di rivalsa da parte della ditta proponente. Per questo abbiamo nominato un consulente tecnico e uno legale. Quest’ultimo ci ha suggerito di non ostacolare l’iter, proprio per non esporci ad una eventuale richiesta di danni. E quindi intanto concediamo il cambio di destinazione d’uso di quei terreni (e infatti la maggioranza, in sede di Consiglio, ha votato in tal senso nei giorni scorsi, ndr), ma non revochiamo l’ordinanza di sospensione dei lavori. Tra l’altro mi risulta che nessuno dei proprietari dei terreni interessati si è opposto o ha palesato di essere contro la realizzazione dell’eolico».
Parole chiare e impegnative, quelle di Piluso, che tuttavia non convincono più di tanto il consigliere di opposizione Giorgio Pinnella, suo storico rivale.

«Quando il sindaco ha autorizzato la wind farm sulla Montagna del Principe, - dichiara Pinnella - noi della minoranza non abbiamo ostacolato  il progetto, ma oggi dobbiamo tutelare il nostro territorio dall’aggressione dell’eolico. Se proprio si vogliono mettere altre pale lo si faccia solo su quel sito, ormai destinato all’eolico. Dico di più,  si potrebbe potenziare l’impianto già esistente, ma senza dare l’ok al dilagare dell’eolico su tutto il territorio comunale. Il sindaco sappia che non abbasseremo la guardia e siamo pronti ad ogni azione in tutte le sedi».
In tutte le sedi significa che l’opposizione è pronta a far ricorso al Tar contro gli atti del Comune, ma non si può escludere che l’intera vicenda finisca sul tavolo del procuratore. E intanto del caso “eolico selvaggio” a Schiavi è stato investito anche il neo senatore vastese Gianluca Castaldi eletto nel Movimento 5 Stelle.
 

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