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Isernia migranti al freddo sotto la questura, istituzioni sotto pressione

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Isernia, piccola cittadina del Molise, si trova, come gran parte delle città italiane,  a fronteggiare una crisi umanitaria che ha colpito nel profondo la comunità locale e le centinaia di migranti che vi giungono in cerca di rifugio. Uomini, donne e bambini, provenienti dalla cosiddetta "Rotta balcanica", sono bloccati in città, lontani dalla loro terra, costretti a vivere in condizioni difficili e in attesa di un futuro che rimane incerto. Le strade che un tempo respiravano tranquillità sono diventate il rifugio per chi ha perso tutto, con coperte e giacigli di fortuna, a ripararsi dal freddo e dalla pioggia in questi giorni particolarmente rigidi.

Le immagini di questi migranti, che stazionano sui marciapiedi antistanti la Questura di Isernia, raccontano una realtà cruda e dolorosa. Molti arrivano dalla guerra e dalle persecuzioni in paesi come Siria, Afghanistan e altri Stati devastati, percorrendo una lunga e pericolosa via attraverso il territorio balcanico. La situazione ha portato la nostra regione al centro di una delle principali rotte migratorie verso l’Europa, mettendo in evidenza non solo il fenomeno del flusso migratorio, ma anche una questione di vulnerabilità sempre più urgente.

Infatti, fra i migranti arrivati, molti sono persone vulnerabili, che portano con sé il peso di traumi psicologici e fisici derivanti dai conflitti e dalle violenze subite nei paesi di origine, aggravati dalle difficoltà e dai pericoli del viaggio. L'arrivo di queste persone ha messo a dura prova il sistema di accoglienza, già alle corde.

Abbiamo voluto sentire, oltre la questura di Isernia,  le voci di alcune delle principali realtà che operano sul territorio, come Caritas Isernia e la Croce Rossa, che da sempre sono impegnate in prima linea nell’assistenza ai migranti. La Caritas, in particolare, ha sottolineato l’impegno della comunità nel cercare di rispondere all'emergenza, ma ha anche evidenziato la necessità di un maggiore supporto da parte delle istituzioni per garantire una risposta adeguata e lo stesso dicasi della Croce Rossa.

Potrebbe essere un'immagine raffigurante strada

Contattata  la Prefettura di Isernia nella persona della dott. Antonella De Ninno capo gabinetto,  e' stata rassicurante circa la soluzione per i 14 migranti arrivati negli ultimi due giorni dei quali sei sono già staticollocati in strutture adeguate. La Prefettura ha confermato che, nel giro di pochi giorni, sarà trovata una collocazione per il restante gruppo, grazie all’impegno delle autorità locali e alla collaborazione con le realtà di accoglienza

A fronte di tutto ciò, è fondamentale che le istituzioni nazionali e locali lavorino insieme per garantire una risposta efficace. È urgente un rafforzamento delle risorse destinate all’accoglienza, una riorganizzazione dei centri di accoglienza e una maggiore collaborazione tra i vari livelli di governo. Ma non basta. È essenziale anche promuovere una cultura dell’accoglienza, sensibilizzando l’opinione pubblica sulla necessità di rispettare la dignità delle persone e accogliere chi ha bisogno di protezione, come segno di un’Italia che non perde la sua umanità di fronte alla sofferenza.

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