Il Consiglio provinciale di Isernia ha approvato all’unanimità una delibera che esprime forte preoccupazione per i tagli alle autonomie scolastiche previsti nel nuovo piano di dimensionamento. Secondo i membri dell'assise, l'applicazione rigida di tali misure avrebbe gravi ripercussioni sulla qualità della scuola pubblica, rischiando di impoverirla ulteriormente.
Il territorio della provincia di Isernia, caratterizzato da un forte spopolamento, necessita di un'attenzione particolare nell'applicazione dei parametri normativi relativi alla gestione delle autonomie scolastiche. Il Consiglio ha sottolineato che non è possibile prendere decisioni esclusivamente sulla base del numero di alunni, ma che è fondamentale considerare le specifiche necessità delle singole comunità locali. A causa di infrastrutture carenti e periodici isolamenti dovuti alle condizioni climatiche avverse, l’intera provincia dovrebbe essere inquadrata come area interna, e pertanto dovrebbe beneficiare di deroghe adeguate che contrastino i tagli indiscriminati.
In virtù di questa posizione, il Consiglio provinciale ha chiesto al Consiglio regionale del Molise di adottare una delibera per la conservazione delle tredici autonomie scolastiche attualmente presenti e di collaborare con i parlamentari molisani per evitare ulteriori tagli alle dirigenze scolastiche.
Il Presidente del Consiglio provinciale, Daniele Saia, ha commentato il voto, evidenziando come sia stato il frutto di un confronto con i sindaci e i sindacati. "La nostra volontà è chiara: vogliamo difendere l’intero territorio e tutelare i servizi. Tutte le autonomie scolastiche rappresentano un pilastro fondamentale per garantire una governance efficiente. Si parla tanto di aree interne, ma ora è il momento di dimostrare che l’attenzione a queste zone non è solo retorica. È inaccettabile che a subire depotenziamenti siano sempre prima i Comuni montani. Questo approccio è incoerente rispetto agli obiettivi di sviluppo dichiarati anche a livello nazionale", ha dichiarato Saia.