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Tonino e' tornato da Angiolino: Il cuore ha vinto sulla inutile burocrazia

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Un video postato dall’associazione animalista ha fatto il giro del web, suscitando forti emozioni in chiunque abbia un cuore per gli animali. In questo video, vediamo Angiolino, il padrone, piangere disperato, mentre osserva Tonino, il suo cane, che sembra non riconoscerlo più. Tonino, che per circa 40 giorni è stato separato con violenza dal suo padrone, è visibilmente spaventato e disorientato. La scena è straziante: Angiolino, che ha amato e accudito il suo cane per anni, si trova davanti a una situazione dolorosa e incomprensibile, mentre la volontaria dell’associazione, anch'essa visibilmente scossa, cerca di spiegare la situazione.

La separazione forzata tra Angiolino e Tonino è una ferita aperta per entrambi. Mentre Angiolino prova a riavvicinarsi al suo fedele compagno, il cane, che ha vissuto lontano dal suo padrone per un tempo così lungo, non sembra riconoscerlo. La reazione di Tonino non è altro che il riflesso di un trauma profondo. L’animale, infatti, è stato strappato con violenza dal suo contesto familiare, e ora si trova in una situazione di grande confusione, come se fosse stato gettato in un mondo che non comprende.

In questo drammatico scenario, emerge una riflessione su come gli esseri umani trattano gli animali, visti da alcuni come creature da "possedere", da manipolare o da scambiare senza tenere conto del profondo legame affettivo che si crea tra loro e gli esseri umani. La separazione di Tonino da Angiolino non è stata solo un atto di violenza fisica, ma anche una violenza psicologica. Un cane che per anni è stato il compagno di vita di una persona, che ha condiviso con lui ogni momento, non può essere trattato come un oggetto da restituire o cambiare a piacimento.

Una persona che ha seguito la vicenda ha scritto un commento che riflette il suo disappunto. “Scusate, ma il cane, che ha vissuto da tutt'altra parte per così tanto tempo, è semplicemente disorientato. Bisogna dargli tempo. Ma per voi dunque è un gioco da ragazzi prendersi un animale? Basta riempirlo di coccole e caramelle e così si cancellano i precedenti affetti? Cos'è, un pacco postale?” scrive questa persona, sottolineando la sofferenza dell’animale, che non è solo un "compagno" da coccolare e viziare, ma una creatura con una memoria affettiva che va rispettata.

Le parole di questa persona sono un richiamo a una riflessione importante: prendersi cura di un animale non è un atto superficiale. Non è sufficiente "sostituire" l’affetto che il cane ha vissuto con il suo padrone precedente con coccole o cibo. L'affetto di un animale non si cancella con facilità, e la sua psicologia è più complessa di quanto spesso venga sottovalutato. La separazione da un padrone, soprattutto in modo traumatico, può lasciare cicatrici profonde, che richiedono tempo e pazienza per guarire.

"Bisogna vigilare", scrive ancora questa persona, "adesso: e se il cane non torna alle sue precedenti abitudini vorrà dire che si interviene di nuovo, ma sinceramente non credo". Il tempo è la chiave per la guarigione, ma è anche una grande incognita. Gli animali, come gli esseri umani, hanno bisogno di tempo per adattarsi a cambiamenti così profondi. Non si tratta solo di un periodo di "messa a punto", ma di un vero e proprio processo di recupero psicologico che richiede comprensione e supporto.

La vicenda di Angiolino e Tonino ci insegna che ogni legame tra uomo e animale è prezioso, e non deve mai essere considerato un “gioco” o un bene da scambiare con leggerezza. Le emozioni e i sentimenti sono autentici da entrambe le parti, e la violenza nei confronti di chi ci è fedele non può mai essere giustificata.

Tonino, come tutti gli animali che sono vittime di traumi simili, ha bisogno di tempo e di amore per superare l  il suo disorientamento e tornare a riconoscere il suo padrone. Angiolino, da parte sua, non deve mai perdere la speranza: l’affetto che lega un uomo al suo cane è forte e può, con il tempo, guarire anche le ferite più profonde.

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