OGGETTO : SITUAZIONE PRECARIA DELLA NEFROLOGIA IN MOLISE e ABRUZZO: PROPOSTE PER LA DISCUSSIONE Questo Comitato Regionale ANED registra con preoccupazione le carenze sempre più in aumento delle Reti Nefrodialitiche in Abruzzo e Molise, che rischiano di rendere sempre più precaria l’assistenza per i pazienti nefropatici delle due regioni, limita la necessaria attività di prevenzione per gli stadi iniziali della malattia, oltre che rende difficile il seguire efficacemente i pazienti in dialisi domiciliare, peritoineale ed emodialisi. Il problema non è solo di natura economica, ma di mancanza di risorse umane in un futuro prossimo, soprattutto mediche. Non è mistero che quest’anno al Corso di Specializzazione in Nefrologia dell’Università d’Annunzio di Chieti, per la prima volta, si siano iscritti zero studenti. In prospettiva, facendo una proiezione a pochi anni, ci sarà una consistente riduzione dei medici nefrologi in Abruzzo, con conseguenti ipotesi di riduzione, accorpamento, trasformazione dei servizi per nefropatici verso un livello di precarietà crescente con diminuzione degli standard di qualità clinica delle cure in misura preoccupante. Già in Molise si riscontra questa situazione, dove la fuga di medici nefrologi dai reparti e servizi presenti in Regione, desta preoccupazione non indifferente. Occorre necessariamente fare immediatamente qualcosa per tamponare questa difficile situazione: questa Associazione non capisce come mai i giovani laureati in Medicina disdegnino la possibilitÃ
di una specializzazione in Nefrologia, che è una disciplina medica molto richiesta nelle nostre Regioni, in cui ci sono molte persone afflitte da patologie renali, e che può dare molte soddisfazioni anche umane e professionali, dato che con molti pazienti, data la frequentazione frequente, soprattutto in emodialisi, si può privilegiare un ottimo rapporto medico-paziente nella prospettiva della cura. In secondo luogo, a livello istituzionale, questa Associazione, soprattutto molto preoccupata dalla possibile chiusura della Scuola di Specializzazione in Nefrologia dell’Università D’Annunzio e della situazione in Molise, a nome dei pazienti in emodialisi, peritoneale, domiciliare e ambulatoriale di prevenzione di questa Regione, fa appello alla Giunta Regionale del Molise perché stipuli un protocollo di intesa per riservare ogni anno a n. 2 studenti laureati in Medicina presso l’Università del Molise e/o residenti in Regione due posti nel corso di specializzazione in Nefrologia della D’Annunzio, e parimenti garantisca agli stessi una Borsa di Studio Regionale adeguata, che porti all’assunzione e ad impegno di almeno 5 anni di servizio in Regione. Questa manovra, che potrebbe essere pensata anche dalla Regione Abruzzo per un numero di specialisti adeguati, garantirebbe in prospettiva un bacino medico sufficiente a contenere se non eliminare le carenze di specialisti, assicurando il mantenimento di prestazioni e servizi nelle due Regioni.
Inoltre, questo Comitato Regionale ANED è rimasto molto deluso dal fatto che nella PDG 74 del 24 gennaio 2025, in merito all’acquisto delle apparecchiature elettromedicali, sia stato sì previsto l’acquisto di n. 44 letti bilancia per Venafro, Termoli e Campobasso, ma non quello di n. 2 bioosmosi moderne per sostituire le obsolete- e non perfettamente sicure - vecchie osmosi di Agnone e Venafro, nonostante da anni si sta chiedendo questo investimento di €. 120.000,00, cosa che mette in pericolo tali strutture.
Infine, in base alle affermazioni del Direttore Generale Di Santo, apprese a mezzo stampa, del progetto futuro di trasformazione in Centri di Assistenza Limitata di Emodialisi per Agnone, Venafro e Larino, questa Associazione ha svolto incontri informali con l’estensore della proposta per approfondire la questione, e ritiene che, allo stato attuale, il recupero dei medici che si avrebbe è risibile, in quanto, essendone in via di pensionamento uno, si avrebbero giusto 3 medici concentrati a Termoli e Isernia per mantenere con sufficienza i servizi ivi presenti, in cui si svolgono 4 turni trisettimanali di emodialisi. Inoltre, occorre un investimento cospicuo per la sicurezza, in quanto, diventando centri senza medico (presente solo un giorno la settimana o in modalità telematica o via telefonica) che possono curare solo pazienti che non presentano alcuna complessità , né pluripatologie, né problemi cardiaci anche lievi (es. aritmia) affidati alla solo equipe infermieristica, ci sarebbe bisogno non solo del monitoraggio con collegamento on line dei macchinari ad una postazione informatica del centro dialisi di riferimento, ma la necessità per ogni postazione di monitor multiparametrici e un progetto di formazione intensivo per le equipe infermieristiche di questi centri.
Inoltre, in base alla letteratura, rispetto ad un centro emodialisi con medico, tali CAL possono accogliere il 40% dei pazienti attuali, per cui andrebbe seriamente valutato il bencmark costi/benefici e se tale organizzazione non si riveli antieconomica. Per i pazienti del territorio che non possono essere più accolti nel CAL, compresi gli estivi, si pone il problema del trasporto, che in Regione Molise non è garantito.
In ultima analisi, questo Comitato Regionale ANED ripropone con forza che si arrivi ad una Legge Regionale con finanziamento sul sociale che garantisca il trasporto ai pazienti dializzati, in quanto i pazienti dei centri di Venafro e Larino possano essere accolti presso le UOS di Termoli ed Isernia adeguando le postazioni ivi presenti: ciò per noi garantisce massima sicurezza per i pazienti. Per Agnone, collegato alla UOC di Nefrologia ed Emodialisi, date le distanze, è necessario mantenere l’organizzazione attuale.
IL SEGRETARIO REGIONALE ANED
IL VICESEGRETARIO ANED ABRUZZO MOLISE ABRUZZO E MOLISE
Dott. MarinaStoppani Don Francesco Martino