l deficit della sanità molisana lo ha causato lo Stato e ora deve essere lo Stato a ripianare i debiti".
Antonio Di Pietro torna a fare l'avvocato e lo fa per la sua regione dove, ha detto nel suo intervento in una conferenza stampa convocata a Campobasso, è tornato a vivere stabilmente da un anno, nella sua masseria di Montenero di Bisaccia.
Insieme agli avvocati Pino Ruta e Margherita Zezza ha presentato un ricorso al Tar (per conto di un cittadino, Andrea Montesanto) sull'annosa questione del deficit della sanità molisana, regione in piano di rientro e commissariata ormai da molti anni
"Sono tornato nel mio paese, da cittadino in pensione, e ho potuto constatare che nulla è cambiato da quando ero ministro e già mi ero occupato di questa vicenda - ha detto l'ex pm di Mani Pulite - contribuendo a un piano di rientro e cercando di impedire che chi governava la Regione potesse fare anche il commissario ad acta per la sanità . Conoscono il dramma sanitario in cui vive il Molise e quello dell'enorme debito pubblico. Con la nostra proposta - ha proseguito - invitiamo e allo stesso tempo diffidiamo il governo nazionale ad assumersi le proprie responsabilità : i commissari ad acta in 18 anni, invece di ridurre il debito sanitario, lo hanno aumentato. La responsabilità è dei commissari e di chi li ha nominati e dunque il debito pubblico creato sul piano sanitario non lo devono pagare i cittadini, ma lo deve pagare lo Stato".