AGNONE – La storica Pizzeria Ristorante Serafini, punto di riferimento per la cucina tradizionale nel cuore dell’Alto Molise, scrive un nuovo capitolo della sua storia. Dopo anni di gestione appassionata da parte dei fondatori Raffaele e la moglie Gelsomina, il testimone passa oggi alla figlia Giovanna e al genero Simone, giovani imprenditori legati profondamente alla loro terra.
Conosciuta in tutta la zona per le sue pizze irresistibili e i piatti della tradizione locale, Serafini ha saputo conquistare il palato di generazioni di clienti. Oggi, grazie a un recente intervento di ristrutturazione, il locale si presenta rinnovato nell’aspetto, con un arredo moderno dai toni tenui, materiali naturali,sedie moderne e confortevoli, cura dei dettagli che unisce eleganza e accoglienza. Ma la vera rivoluzione è dietro le quinte: strumenti di cucina all'avanguardia, processi digitalizzati e un’organizzazione che guarda al futuro senza rinunciare al passato.

“Abbiamo scelto di restare qui, nella nostra Agnone, per dare continuità a un sogno che i nostri genitori hanno costruito con amore e sacrificio”, racconta Giovanna, con emozione e determinazione. “Vogliamo far crescere l’attività, portando innovazione, ma mantenendo intatti i sapori e i valori di sempre”.
Il nuovo corso di Serafini non è solo un gesto d’amore verso la famiglia, ma un atto di coraggio e responsabilità verso il territorio. In un’epoca in cui tanti giovani scelgono di partire, Giovanna e Simone hanno deciso di investire sul proprio paese, contribuendo a rafforzare l’economia locale e a preservare un patrimonio di tradizioni che rischiava di andare perduto.

La comunità ha accolto con entusiasmo il passaggio di consegne, riconoscendo nella giovane coppia un esempio virtuoso di continuità e innovazione. La loro sfida è appena cominciata, ma le premesse fanno ben sperare: Serafini continua a essere sinonimo di qualità, ospitalità e amore per la buona cucina.
Una storia di famiglia, di coraggio e di sapori autentici. Serafini non è solo un ristorante: è un simbolo di Agnone che guarda avanti, senza dimenticare da dove viene.