È stato accolto con calore, partecipazione e un pizzico di emozione l’insediamento ufficiale di Monsignor Camillo Cibotti come nuovo vescovo della diocesi di Trivento. Una cerimonia solenne e sentita, che ha visto la presenza di numerosi esponenti del clero e delle istituzioni civili, riuniti per dare il benvenuto a un pastore che ha subito mostrato determinazione, umiltà e profondo legame con la sua missione.
Nel suo discorso di insediamento, Monsignor Cibotti non ha mancato di affrontare con franchezza le voci critiche che hanno accompagnato il suo doppio incarico tra le diocesi di Isernia-Venafro e Trivento, dichiarando con fermezza: “Sto qua, e nessuno mi muove”. Parole che hanno scaldato la platea, e che hanno lasciato intendere sin da subito la sua intenzione di essere un punto di riferimento saldo per la diocesi triventina.

Ha poi proseguito sottolineando l’importanza di affrontare con coraggio e concretezza le problematiche locali, facendo eco alla sua esperienza precedente: “Non mi tirerò indietro di fronte alle problematiche di questo territorio, che sono le stesse di quelle di Isernia-Venafro”. Un impegno che chiede però anche la collaborazione della politica, come lo stesso vescovo ha ricordato rivolgendosi direttamente ai rappresentanti istituzionali presenti: “I miracoli ancora non mi riescono per ora, ma chiedo una mano anche agli uomini politici qui presenti”.
In un momento di profonda emozione, Monsignor Cibotti ha chiuso il suo intervento invocando l’intercessione della Madonna di Canneto, alla quale ha affidato il suo ministero: “Chiedo la protezione e l’aiuto della Madonna di Canneto”. E ha concluso con un tocco personale, sottolineando il calore dell’accoglienza ricevuta: “Mi è sembrato di essere in Vaticano, mi sono sentito accolto come nella Cappella Sistina”.
Alla celebrazione hanno preso parte numerose personalità ecclesiastiche: oltre al clero della diocesi di Trivento, erano presenti delegazioni dalle diocesi di Isernia-Venafro e Chieti-Vasto, l’arcivescovo di Campobasso-Bojano, Mons. Colaianni, il vescovo di Sulmona, Mons. Fusco, il vescovo di Termoli-Larino e vescovo emerito di Trivento, Mons. Palumbo, e l’arcivescovo dell’Aquila, Mons. D’Angelo. Presenti inoltre l'Unitalsi acronimo di Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali e varie confraternite religiose
Tra le autorità civili si segnalano la presenza dei prefetti, del presidente della Regione Roberti, della deputata Lancellotta, dei comandanti provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, e dei sindaci di tutti i comuni della diocesi.
Con questo insediamento, la comunità di Trivento guarda ora al futuro con rinnovata fiducia, certa che Monsignor Cibotti sarà un vescovo presente, determinato e vicino alla gente.