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Enrica Sciullo: Assessora di lotta e di governo

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Agnone – C'è qualcosa di profondamente stonato quando chi è stato al governo per anni si risveglia improvvisamente paladino dei diritti solo di fronte a una platea e a un microfono acceso. È quanto accaduto durante la presentazione del libro "Poteri Occulti" dell'ex magistrato e già sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, ospite ad Agnone per una serata che avrebbe dovuto stimolare riflessioni sui meccanismi oscuri del potere e sulla necessità di una cittadinanza vigile.

A rubare momentaneamente la scena, però, è stata l’assessora alle politiche sociali del Comune di Agnone, Enrica Sciullo, che si è prodotta in un’arringa appassionata a difesa dei diritti dei cittadini, lanciando un appello proprio a de Magistris per unirsi a una battaglia comune in favore della comunità.

Belle parole. Corrette le intenzioni. Ma il problema è un altro: dov’era l’assessora Sciullo negli ultimi quattro anni?

In un periodo segnato da tagli netti ai servizi essenziali – basti pensare alla demedicalizzazione del 118, che ha lasciato il territorio in una condizione di emergenza, o all’accorpamento dell’Istituto Omnicomprensivo di Carovilli, con conseguenti disagi per famiglie e studenti – l’assessora ha mantenuto un silenzio istituzionale che oggi stride con la retorica barricadera di una sera.

Non una assemblea pubblica, non una presa di posizione forte, nemmeno una lettera aperta alla cittadinanza. E oggi, mentre si discute di ulteriori accorpamenti nell’ambito sociale – che rischiano di depotenziare ulteriormente i servizi locali – la linea dell’assessorato sembra essere ancora una volta quella del silenzio.

Il tutto, però, si ribalta in un batter d’occhio quando arriva un palco, un autore noto e un pubblico attento. Allora sì, scatta il momento della “lotta”, delle dichiarazioni forti, degli appelli emotivi.

È legittimo cambiare rotta, prendere coscienza, cercare alleanze. Ma non si può essere “di lotta e di governo” solo quando fa comodo, o quando c’è da capitalizzare un consenso momentaneo. La coerenza politica, specie su temi delicatissimi come la salvaguardia dei servizi pubblici, si misura con i fatti, non con le performance oratorie.

I cittadini non hanno bisogno di assessori da palcoscenico, ma di amministratori che ci mettano la faccia, sempre, anche e soprattutto nei momenti più difficili.

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