Agnone (IS) – La situazione dell'Ospedale "San Francesco Caracciolo" di Agnone torna al centro del dibattito politico cittadino, con il reparto di Medicina a rischio chiusura a causa dell'imminente trasferimento di due medici. Una questione che sta sollevando forti preoccupazioni tra la popolazione e che vede l'opposizione, rappresentata dal gruppo "Agnone Identità e Futuro", chiedere risposte immediate e un confronto istituzionale.
L'allarme è stato lanciato dai consiglieri Vincenzo Scarano, capogruppo, e Margherita Greco. Entrambi hanno richiesto formalmente al Sindaco la convocazione della Commissione Comunale dei Capi Gruppo e della Commissione Comunale per la Sanità . L'obiettivo era e rimane quello di discutere in sede ufficiale le criticità emerse e individuare soluzioni concrete per scongiurare la chiusura del reparto di Medicina, fondamentale per la tenuta del presidio ospedaliero altomolisana
Tuttavia, secondo quanto denunciato dai due consiglieri di minoranza, la loro richiesta di un confronto formale non avrebbe trovato accoglimento. Il Sindaco, adducendo "pretesti burocratici", avrebbe optato per una riunione di carattere informale, priva dell'obbligo di verbalizzazione e, di conseguenza, di un'ufficialità che l'opposizione ritiene indispensabile per affrontare una tematica così delicata e urgente.
"Ci troviamo di fronte a un problema sanitario gravissimo e imminente," hanno dichiarato Scarano e Greco, "e la risposta non può essere una riunione informale che non produce atti vincolanti. La trasparenza e la collegialità sono necessarie quando è in gioco la salute dei nostri cittadini."
Di fronte al perdurare dell'incertezza e alla mancata risoluzione del problema sanitario, i consiglieri di "Agnone Identità e Futuro" hanno ripresentato una nuova domanda formale per la convocazione delle commissioni. L'opposizione intende tenere alta l'attenzione sulla questione, chiedendo che il confronto avvenga nelle sedi istituzionali appropriate, con la possibilità di registrare e verbalizzare le decisioni prese, nell'interesse esclusivo della comunità agnonese e dell'intero territorio.
La vicenda evidenzia la crescente tensione sulla gestione della sanità locale e l'urgenza di risposte chiare e azioni concrete per garantire la piena operatività dell'Ospedale "Caracciolo".