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Agnone, accanimento contro anziano per il cane Tonino: denunciato dopo segnalazione anonima, ma l’ispezione conferma che è tutto in regola

Angiolino si è visto recapitare a casa un controllo da parte di due veterinari dell’ASREM, due agenti dei Carabinieri Forestali e due Vigili Urbani del comune di Agnone

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AGNONE – Sembrava essersi conclusa con un lieto fine la vicenda di Angiolino, l’anziano molisano che dopo un periodo di ricovero ospedaliero aveva perso momentaneamente il suo amato cane Tonino. L’animale era stato raccolto da una volontaria di un’associazione animalista locale che, però, alla richiesta di restituzione da parte del legittimo proprietario, si era opposta per motivi mai chiariti.

Il caso era esploso a livello mediatico, suscitando l’indignazione pubblica e portando, dopo settimane di tira e molla, alla restituzione del cane ad Angiolino. Tuttavia, la ferita legale non si è mai rimarginata del tutto: Tonino, secondo i registri dell’anagrafe canina, risulta ancora intestato alla volontaria, che si rifiuta di firmare la rinuncia di proprietà, impedendo così la microchippatura a nome del suo vero padrone.

 

Ma come se non bastasse, il 29 maggio alle ore 11:00, Angiolino si è visto recapitare a casa un controllo da parte di due veterinari dell’ASREM, due agenti dei Carabinieri Forestali e due Vigili Urbani. La causa? Una segnalazione anonima inviata alla Procura. Un’ispezione approfondita nella sua tenuta agraria non ha evidenziato alcuna irregolarità. Tonino, tranquillamente adagiato sul divano, godeva di ottima salute e di un ambiente sereno.

«Mi chiedo perché tutto questo accanimento – ha commentato Angiolino – io voglio solo vivere in pace con il mio cane, che è come un figlio per me. È assurdo che ancora oggi non possa metterlo a mio nome solo perché qualcuno si rifiuta di firmare un pezzo di carta.»

La situazione solleva interrogativi importanti: è accettabile che un legittimo proprietario non possa intestarsi il proprio animale per un cavillo burocratico? E che venga sottoposto a controlli su base di denunce anonime, senza prove?

Le istituzioni, in particolare l’ASREM e l’anagrafe canina, sono ora chiamate a chiarire come tutelare sia gli animali che i loro affetti più autentici, evitando che l’eccesso di burocrazia si trasformi in persecuzione.

Nel frattempo, Tonino continua a vivere sereno tra le braccia di Angiolino, ma con un’identità legale che ancora non gli appartiene del tutto. Un paradosso che, in un Paese civile, non dovrebbe trovare spazio.

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