Partecipa a Alto Molise

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Urne riaperte in tutta Italia fino alle 15 per la seconda giornata di voto sui 5 referendum su lavoro e cittadinanza.

Il quorum è lontano, affluenza intorno al 22%

Condividi su:

 

 

Urne riaperte in tutta Italia fino alle 15 per la seconda giornata di voto sui 5 referendum su lavoro e cittadinanza.

Si vota fino alla stessa ora anche per i ballottaggi nei 13 Comuni sopra i 15mila abitanti, tra cui Taranto e Matera, e nei 7 Comuni in Sardegna al primo turno, tra cui Nuoro.

L'affluenza dei votanti per i 5 quesiti referendari alle 23 di ieri è di circa il 22%. E' quanto si legge sul sito del ministero dell'Interno. I seggi si sono chiusi alle 23 e hanno riaperto questa mattina alle 7 per restare aperti fino alle 15.

 

 
 
 
L'affluenza per le elezioni nei 13 Comuni nei quali si deve scegliere il sindaco, alle 23 è complessivamente di circa il 35,9%. In calo rispetto al primo turno quando era andato a votare il 45,82% di elettori. 

 

Un dato quello dell'affluenza in linea con l'ultima tornata referendaria - quella del 2009 sulla legge elettorale - in cui si votò su due giorni come quest'anno e in cui tuttavia non fu raggiunto il quorum. Ai seggi si sono recati tutti i leader che sostengono i quesiti ed anche la premier Giorgia Meloni che però ha detto di non voler ritirare le schede per non far raggiungere il quorum. A votare è andato anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel suo seggio di Palermo.

Diverse le violazioni del silenzio elettorale e le polemiche da parte del Comitato promotore dei referendum per il fatto che in alcune sezioni i presidenti di seggio abbiano chiesto preventivamente agli elettori se volessero ritirare o meno tutte e 5 le schede.
Il Viminale ha comunicato un'affluenza alle 12 tra il 7,41 e il 7,43%, lontana dalla soglia del 10% che storicamente assicura il raggiungimento del quorum. Un dato che, guardando i numeri del Ministero dell'Interno, è condizionato soprattutto dal Sud e dalle isole dove a votare sono andati davvero in pochi. La Regione più astensionista è la Calabria con il 10,14% alle 19.


Mentre la più presente alle urne è la Toscana con il 22%, che alle 19 supera l'Emilia Romagna che si ferma al 21,21%.
Nell'ultima tornata referendaria in cui il quorum fu raggiunto, quella del 2011 sull'acqua pubblica, il dato segnò l'11,64% a Mezzogiorno, salito poi al 30,33% alle 19, mentre quest' anno alla stessa ora l'affluenza si ferma al 16% nei 5 quesiti. I promotori auspicano che lunedì gli elettori andranno alle urne "per far sentire la loro voce" e rendere validi i referendum.


 

Condividi su:

Seguici su Facebook