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Lucio Corsi incanta Termoli dopo l’Eurovision: folla e poesia nella seconda serata del Summer Festival

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Reduce dal clamoroso successo all’Eurovision Song Contest 2025, dove lo scorso maggio ha conquistato un prestigioso quinto posto con il brano “Volevo essere un duro”, Lucio Corsi ha fatto tappa ieri sera, 23 luglio, all’Arena del Mare per la seconda serata del Termoli Summer Festival. Un’altra tappa luminosa  in un anno straordinario per il cantautore toscano, che a febbraio aveva già ottenuto il secondo posto al Festival di Sanremo, emergendo come una delle voci più personali e innovative della scena italiana, con uno stile che unisce immaginazione, ironia e profondità narrativa.

La calda partecipazione del pubblico ha animato la serata all’Arena del Mare: un artista tra i più riconoscibili della nuova canzone italiana ha regalato un concerto che ha mescolato glam rock, fiaba moderna e introspezione poetica. Corsi ha aperto il live con “Freccia Bianca”, per poi immergersi in un repertorio che ha spaziato tra i brani del nuovo album e le tracce che nel tempo lo hanno reso un nome di culto tra gli appassionati della musica d’autore. Tra i momenti più apprezzati “Sigarette”, “Il Re del rave”, l’attesissima “Volevo essere un duro”, “Situazione complicata” e “Tu sei il mattino”.

Non è mancata una cover in italiano di “Short People” di Randy Newman, ironica e malinconica al tempo stesso. A rendere possibile lo spettacolo, la sua band e lo staff tecnico, che l’artista ha voluto ringraziare prima di salutare il pubblico con il brano “Cosa faremo da grandi?”. Il finale, sospeso tra sogno e concretezza, ha incluso “Astronave giradisco” e un bis molto particolare: una versione «più lenta e sgangherata» di “Francis Delacroix”, come lo stesso Corsi l’ha definita dal palco.

Il concerto ha confermato il momento d’oro del cantautore toscano, che continua a distinguersi nel panorama musicale italiano grazie a una proposta autentica e innovativa. Con lui, l’Italia la sua storia musicale all’Eurovision accanto a grandi nomi come Gigliola Cinquetti (1964), Toto Cutugno (1990) e Måneskin (2021), dimostrando che l’originalità artistica può ancora brillare sul palcoscenico internazionale.
Dopo il debutto del festival con Luchè, anche la seconda serata si è chiusa con un bagno di folla. L’ultimo appuntamento è atteso per stasera, 24 luglio, con il live di Nayt.

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