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Nessun abito giustifica la violenza: inaugurata a Capracotta la mostra “Com’eri vestita”

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Questa mattina, negli spazi del secondo piano del Palazzo Municipale di Capracotta, è stata inaugurata la mostra “Com’eri vestita”, adattamento italiano a cura dell’associazione Libere Sinergie di un progetto nato nel 2014 presso l’Università dell’Arkansas.

L’iniziativa si inserisce nel percorso di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne che l’Amministrazione comunale porta avanti da tempo. “Ricordiamo la partecipazione a Viva Vittoria – ha dichiarato Candido Paglione, sindaco di Capracotta – un’iniziativa che lo scorso anno ha visto nascere il Laboratorio di Comunità Non smettere mai di imparare, voluto da un nutrito gruppo di donne del paese. Con le opere fatte all’uncinetto, siamo riusciti a raccogliere fondi per sostenere le donne vittime di violenza. Questo è il nostro modo concreto di testimoniare l’impegno della comunità”.

Il primo cittadino ha sottolineato come lo scopo della mostra sia “richiamare l’attenzione sulla colpevolizzazione a tutti i costi delle donne che hanno subito violenza, come se il modo di vestire potesse giustificare un atto tanto vile. Niente di più subdolo che far vergognare le vittime e tentare di giustificare i colpevoli”.

L’esposizione, composta da 13 pannelli con gli abiti indossati da donne vittime di violenza e accompagnati dalle loro storie, mira a lanciare un forte messaggio educativo e di prevenzione per contrastare ogni forma di violenza e discriminazione di genere.

“Anche noi, nel nostro piccolo, da Capracotta, vogliamo dare una mano – ha concluso il sindaco – perché ogni donna abbia il sacrosanto diritto di essere rispettata, ogni giorno. Dopo l’estate metteremo la nostra mostra a disposizione di chiunque voglia, anche in altri luoghi, promuovere la cultura del rispetto e il contrasto alla violenza di genere”.

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