“EX SEVEL: lavoratore da 2.400 a 1.200 euro al mese costretto a scegliere tra dignità e sopravvivenza.”
Alla ex Sevel la situazione è diventata insostenibile. Sempre più Lavoratori si trovano davanti a condizioni che li portano a valutare le cosiddette "uscite volontarie incentivate". Una scelta che, a volte, rischia di trasformarsi in necessità.
È gravissimo che il turno di notte sia stato sospeso per una parte consistente dei Lavoratori, mentre la produzione, se pur ridotta, continua. Comunque, a un richiamo di forza si risponda a notte con mano d'opera costretti a coprire più postazioni. Una sospensione parziale e selettiva che genera disparità, precarietà e tensioni, senza alcuna spiegazione trasparente.
Il caso del nostro delegato FIOM è emblematico e inaccettabile:
quando il lavoratore è costretto a percepire circa 2.400 euro al mese, dopo la riduzione del turno e senza essere reintegrato nei turni normali, è stato collocato in Contratto di Solidarietà e si ritrova con appena 1.200 euro al mese. Un quasi dimezzamento del reddito che colpisce un Lavoratore con due figli a carico, la moglie a carico e un assegno di mantenimento da versare.
Una condizione che costringe il lavoratore e la sua famiglia a vivere sotto pressione economica e che lo porta a considerare l'uscita incentivata non per libera volontà, ma per sopravvivenza.
Una situazione che per come si sta manifestando rischierebbe di trasformare queste uscite in modo "spintaneo".
La FIOM CGIL CHIETI denuncia con forza questa situazione e chiede all'ITL:
piena trasparenza sull'applicazione del contratto di solidarietà e sui criteri di reinserimento nei turni;
il reintegro delle condizioni di lavoro e di reddito per il nostro delegato e per tutti i Lavoratori che potrebbero essere nella stessa situazione.
Non è accettabile che chi lavora, chi produce, chi tiene in piedi lo stabilimento debba vivere con la preoccupazione economica e la paura del futuro. Le Lavoratrici e i Lavoratori non sono numeri da tagliare: sono persone, con dignità e diritti che non devono essere calpestati.
La FIOM CGIL CHIETI è al fianco delle Lavoratrici e dei Lavoratori. Non ci fermeremo finché non ci sarà chiarezza e giustizia.
Chieti, 2 settembre 2025
Seg. Gen. FIOM CGIL CHIETI Responsabile settore Auto FIOM Abruzzo Molise Alfredo FEGATELLI