Partecipa a Alto Molise

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Attentati dell'11 settembre 2001: New York e il mondo ricordano le vittime

A 24 anni dalla tragedia, la memoria resta indelebile.

Condividi su:

Il mondo si ferma oggi per ricordare una delle giornate più drammatiche della storia contemporanea. Ventiquattro anni fa, l’11 settembre 2001, gli Stati Uniti furono colpiti da una serie di attentati coordinati che cambiarono per sempre la percezione globale della sicurezza, della politica internazionale e della fragilità umana.

Quella mattina, quattro aerei di linea vennero dirottati da membri di Al-Qaida. Due si schiantarono contro le Torri Gemelle del World Trade Center a New York, provocandone il crollo e causando migliaia di morti. Un altro colpì il Pentagono, cuore della difesa americana, mentre il quarto, United Airlines Flight 93, precipitò in Pennsylvania grazie al coraggio dei passeggeri che tentarono di fermare i terroristi. In totale persero la vita quasi 3.000 persone provenienti da oltre 90 Paesi, un numero che sottolinea quanto quell’attacco continui a lasciare ferite aperte. Ad oggi, 24 persone risultano ancora disperse.

Le immagini di quei momenti – le torri avvolte dal fumo, la corsa disperata dei soccorritori, il silenzio surreale che avvolse Manhattan – restano impresse nella memoria collettiva. Non si trattò soltanto di un attacco agli Stati Uniti, ma di un evento che segnò profondamente l’intera comunità internazionale, dando inizio a una nuova fase storica caratterizzata da guerre, misure antiterrorismo e una trasformazione radicale del modo in cui concepiamo sicurezza e libertà.

A New York, come ogni anno, le famiglie delle vittime, i sopravvissuti e le autorità si riuniscono al 9/11 Memorial & Museum, nel sito dove un tempo sorgevano le Torri Gemelle. Alle 8:46 – l’ora in cui il primo aereo colpì la Torre Nord – viene osservato un minuto di silenzio, seguito dalla lettura dei nomi delle vittime e da momenti di raccoglimento che scandiscono la giornata.

Ricordare significa non solo onorare chi non c’è più, ma anche riflettere sul presente. Ventiquattro anni dopo, l’11 settembre continua a insegnarci lezioni di resilienza e umanità, di paura e speranza. In un mondo che affronta nuove sfide globali, la memoria di quel giorno resta un monito: non dimenticare, imparare e costruire un futuro più sicuro.

Condividi su:

Seguici su Facebook