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“Premio Agnone del Molise”: alla Caritas di Trivento il primo riconoscimento contro lo spopolamento

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Sarà la Caritas di Trivento, guidata da don Alberto Conti, a ricevere la prima edizione del “Premio Agnone del Molise contro lo spopolamento”, in programma il prossimo 7 ottobre. L’iniziativa è stata ideata da Domenico Lanciano, fondatore dell’Università delle Generazioni, con il patrocinio del Comune di Agnone.

Il riconoscimento nasce come segnale concreto di attenzione verso una delle emergenze più gravi delle aree interne: la perdita costante di abitanti e il conseguente deterioramento sociale, economico e territoriale. Non è un caso che proprio Lanciano sia il promotore del premio. Esattamente 39 anni fa, il 7 ottobre 1986, l’allora bibliotecario calabrese lanciò l’allarme con la celebre vicenda di “Badolato paese in vendita”: una provocazione che portò alla ribalta internazionale il problema dello spopolamento e spinse numerosi comuni, in Italia e all’estero, a seguire la strada della vendita delle case abbandonate, spesso a un euro. Una scelta che, almeno in parte, ha contribuito a salvare borghi destinati a morire.

Anche il Molise, già alla fine degli anni ’80, cominciò a riflettere sul fenomeno. Nel novembre 1987 il mensile agnonese L’Eco dell’Alto Molise pubblicò un’analisi sociologica che metteva in evidenza i rischi di desertificazione umana. Pochi anni dopo, la Caritas di Trivento lanciò il suo allarme con un rapporto demografico che conteneva proiezioni preoccupanti sul futuro delle comunità locali. Nel 1992, l’allora vescovo Mons. Santucci denunciò la gravità della situazione con un manifesto eloquentemente intitolato “Autodistruzione”, affisso in tutti i centri della diocesi.

Da allora, la Caritas di Trivento non ha mai smesso di occuparsi del problema. Sotto la guida di don Alberto Conti, ha accompagnato le comunità montane con impegno costante, denunciando le conseguenze della perdita di popolazione e cercando di arginare l’impoverimento antropologico che interessa l’Alto Molise, l’Alto Vastese e più in generale le aree interne della dorsale appenninica e delle isole. Il “Premio Agnone del Molise” intende essere non solo un riconoscimento, ma anche un invito a non abbassare la guardia. L’auspicio degli organizzatori è che l’iniziativa possa attirare l’attenzione delle istituzioni e contribuire a smuovere le tante vertenze che rischiano di condannare definitivamente interi territori all’abbandono. Con conseguenze non solo per i paesi montani, ma anche per l’equilibrio ambientale e sociale delle zone costiere collegate.

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