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"Non c'è più tempo!": cittadini dell'Alto Molise e del Vastese in piazza per salvare l'ospedale di Agnone

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Un grido d'allarme e un appello alla mobilitazione collettiva risuona dall'Alto Molise e dall'Alto Vastese. I cittadini, in un manifesto , denunciano con forza la bozza del nuovo Piano Operativo Sanitario (POS 2025/2027) che metterebbe a rischio l'esistenza dell'ospedale Caracciolo di Agnone.

Il documento, rivolto a tutti i residenti dei due territori, accusa i vertici della Regione Molise di voler “cancellare i diritti costituzionali dei cittadini”

Leggi il contenuto del manifesto: 

Manifesto per una protesta collettiva per la salvaguardia dell'ospedale Caracciolo di Agnone rivolto a tutti i paesi dell'Alto Molise e dell'Alto Vastese

"Non c'è più tempo!

Noi cittadini ci opponiamo con forza agli ultimi atti della struttura commissariale della Regione Molise, tesi a cancellare i diritti costituzionali dei cittadini dell'Alto Molise e dell'Alto Vastese in un progetto di sistematico indebolimento del territorio.

La bozza del nuovo Piano Operativo Sanitario (POS 2025/2027) predisposto dal Commissario ad Acta, dal Sub Commissario e dal Direttore generale della Salute e già inviata al Ministero della Salute, vuole convertire l'Ospedale di area particolarmente disagiata Caracciolo di Agnone in Ospedale di Comunità.

Non c'è più tempo! Il mantenimento del riconoscimento di ospedale di area disagiata è essenziale per garantire il diritto alla salute, nel rispetto dei dettami della Costituzione.

Chiediamo dunque, come già fatto in passato, a tutte/i le cittadine e i cittadini del nostro territorio, insieme a tutti i sindaci dei paesi interessati, di intervenire all'incontro pubblico che si terrà ad Agnone sabato 27 settembre alle 11:00 in Piazza Unità D'Italia durante il quale decideremo insieme l'appuntamento per una manifestazione di protesta presso la sede del Consiglio Regionale a Campobasso e ogni passo a difesa del nostro diritto e della nostra salute.

Invitiamo inoltre sindaci, associazioni, comitati, gruppi e singoli cittadini ad aderire e condividere questa battaglia, perché solo uniti possiamo difendere il nostro diritto alla salute."

I cittadini e le cittadine e la realtà del territorio

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