Il recente accordo tra Israele e Hamas, pur nella sua fragilità, rappresenta un segnale potente: anche nei conflitti più sanguinosi, la via del dialogo resta possibile. È la dimostrazione che la speranza può ancora farsi spazio tra le macerie, se sostenuta da coraggio politico, rispetto dei diritti e garanzie di sicurezza per ogni persona. Come CISL Molise, leggiamo questo passaggio storico con attenzione e responsabilità. Non è solo una notizia internazionale: è un appello universale.
Perché la pace non si firma, si costruisce. E ogni costruzione ha bisogno di mani, di voci, di volontà. In un tempo segnato dall'escalation dei conflitti e dalla crescente violazione dei diritti umani, la CISL rilancia la propria iniziativa per la pace con uno sguardo che abbraccia il mondo: dall'Ucraina alla Nigeria, dal Sud Sudan alla Birmania. Lo fa con un'azione concreta: la Maratona per la Pace, un percorso di mobilitazione civile e sociale che attraverserà l'Italia coinvolgendo lavoratori, studenti, famiglie, associazioni e cittadini. Il cammino culminerà il 15 novembre a Roma, con una grande Assemblea nazionale e la consegna alla Croce Rossa Italiana dei fondi raccolti per le popolazioni colpite dalle guerre. Nel Molise, questa maratona non è solo un evento. È una chiamata. È l'occasione per ridare voce a chi crede che la speranza sia più forte della paura, la dignità più forte della violenza, il dialogo più forte delle armi. Come CISL Molise, sentiamo il dovere di essere parte attiva di questo cammino.
La pace si costruisce ogni giorno nei luoghi di lavoro, nelle comunità, nella politica, nei rapporti tra popoli. È la scelta coraggiosa di donne e uomini che non si rassegnano alla logica della guerra. Il sindacato, per sua natura, è presidio di pace e di democrazia. Difendere il lavoro significa difendere la vita, la libertà, la dignità delle persone.
Non può esserci giustizia sociale senza pace, così come non può esserci pace senza giustizia. Nel nostro territorio, spesso silenziato o marginalizzato, la Maratona per la Pace assume un significato ancora più profondo. È un'opportunità per costruire ponti, non muri. Per ridare forza al dialogo, alla solidarietà, alla convivenza. Senza ideologie, senza strumentalizzazioni. Invitiamo tutte le realtà del Molise – da Campobasso a Isernia, da Termoli ai piccoli comuni – a promuovere assemblee, incontri, testimonianze. A trasformare la riflessione in mobilitazione, la parola in azione.
La pace non è mai un dono scontato. È una responsabilità collettiva che chiede coerenza e volontà. Nessuna guerra è inevitabile: ogni conflitto può trovare una via di uscita, se ci sono donne e uomini disposti a costruire ponti. Come CISL Molise, ci impegniamo a essere quei costruttori. Con umiltà, con determinazione, con la forza delle nostre comunità. Perché solo così potremo restituire alle nuove generazioni un futuro di libertà, giustizia e pace vera.
Antonio D'Alessandro Segretario CISL Molise