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Agnone, il Comune riacquisisce i lotti dell’area artigianale “Giovanni Paolo II”

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AGNONE – 14 ottobre 2025.Con una determinazione dirigenziale firmata dal responsabile dell’Area Tecnica, geom. Vittorio Patriarca, il Comune di Agnone ha concluso l’iter amministrativo per la registrazione e trascrizione della risoluzione dei contratti di compravendita relativi ad alcuni lotti dell’area artigianale “Giovanni Paolo II”.

Il provvedimento dà seguito alle deliberazioni di Giunta comunale risalenti al 2014, con le quali furono dichiarati risolti i contratti di cinque ditte assegnatarie dei terreni, a causa del mancato avvio delle attività produttive previste. Le aziende coinvolte erano: Sammartino Costruzioni s.r.l., Buccivoice s.r.l., Aedon Energy s.r.l., Marinelli s.n.c. (Pontificia Fonderie) e Mastronardi Pasquale.

Le società interessate avevano impugnato gli atti davanti al TAR Molise, chiedendo l’annullamento delle delibere comunali e la disapplicazione della clausola risolutiva dei contratti. Tuttavia, il Tribunale amministrativo ha respinto i ricorsi, confermando la legittimità delle decisioni del Comune di Agnone.

A seguito delle sentenze, l’amministrazione ha proceduto, lo scorso 24 giugno 2025, alla formale riconsegna dei lotti e al recupero della piena disponibilità delle aree da parte dell’Ente.

Con la determinazione odierna, si dispone la registrazione e trascrizione degli atti di risoluzione presso l’Agenzia delle Entrate e la Conservatoria dei Registri Immobiliari di Isernia, nonché la copertura delle spese di imposta e bolli, per un totale di 1.264 euro, imputati al bilancio comunale 2025–2027.

Il responsabile del servizio finanziario, dott.ssa Lina Orlando, ha espresso parere favorevole di regolarità contabile e attestato la relativa copertura di spesa, rendendo il provvedimento immediatamente esecutivo ai sensi dell’art.151 del D.Lgs. 267/2000.

L’atto segna la chiusura definitiva di una lunga vicenda amministrativa iniziata oltre dieci anni fa, con l’obiettivo – sottolinea il Comune – di favorire il rilancio dell’area produttiva e di poter rimettere a bando i lotti liberati per nuovi operatori economici interessati a investire sul territorio.

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