Nel corso della prima giornata di audizioni dedicate alla sanità regionale, promosse dal gruppo del Partito Democratico in IV Commissione, la consigliera regionale Alessandra Salvatore ha espresso forte preoccupazione per la gestione del nuovo Programma Operativo Sanitario 2025-2027, ancora privo di una copia ufficiale e oggetto di valutazione da
"Non abbiamo ottenuto neppure oggi copia ufficiale della proposta di nuovo Programma Operativo Sanitario 2025-2027 e dei relativi allegati, che circolano informalmente contro - lo hanno ribadito i Commissari nel pomeriggio - la loro volontà. E, purtroppo, dalla lunga giornata trascorsa in IV Commissione, è emerso anche, in maniera evidente, che il centrodestra regionale non ha alcuna obiezione da muovere rispetto alle proposte fatte ai Ministeri affiancanti e, anzi, per lo più le condivide (questo è emerso dai silenzi e/o dai pochi interventi dei consiglieri di maggioranza presenti). L
L'assenza della Giunta (a parte Vincenzo Niro e Gianluca Cefaratti) è di per sé eloquente. La struttura commissariale, del resto, è lì, per volontà anche della Giunta regionale, per dare esecuzione al mandato dei Ministeri di Salute ed Economia. La mancanza di una voce forte (ed anche oppositiva su alcuni temi) è il vero problema."
E' il commento della consigliera regionale Alessandra Salvatore (Partito Democratico) al termine della prima giornata di audizioni sulla sanità che proprio il gruppo dem aveva richiesto. Poche luci e molte ombre sono emerse dall'ascolto dei diversi soggetti coinvolti e convocati per cominciare a fare finalmente chiarezza nell'ambito di quella indagine conoscitiva che la IV Commissione regionale stessa sta svolgendo per conto del Consiglio sul disavanzo sanitario e sul nuovo POS già portato all'attenzione del Tavolo tecnico interministeriale per l'eventuale approvazione.
"Si tratta di una bozza scritta (a detta dei Commissari) sulla base del costante confronto con l'Asrem. E sebbene il parere dei Ministeri sembra avere evidenziato molte criticità rispetto alla proposta, ogni valutazione (e l'eventuale approvazione) è rinviata in vista di una nuova convocazione del Tavolo tecnico, che arriverà a breve". La giornata è stata divisa in due momenti: in mattinata sono stati auditi i vertici dell'Asrem (il Direttore Generale Giovanni Di Santo, il Direttore Sanitario Bruno Carabellese, il Direttore Amministrativo Grazia Matarante) e il Direttore Generale della Salute della Regione Molise, Lolita Gallo. Nel pomeriggio è toccato confrontarsi con la IV Commissione al commissario ad acta Marco Bonamico e al subcommissario Ulisse Di Giacomo.
"Abbiamo posto diverse domande, prima tra tutte l'effettiva consistenza del debito sanitario che - lo abbiamo appreso dalla Dr.ssa Gallo e dall'Assessore Cefaratti - al 31 dicembre 2023 si attesta sui 130 milioni di euro. Abbiamo poi chiesto chiarimenti sulle reti emergenziali, a partire da quella per l'ictus: vogliamo dettagli sulla telestroke, sulle stroke area, sui posti letto messi a disposizione dal centro Neuromed e i relativi costi (per garantire quel servizio essenziale h24, 7giorni su 7); sui trasferimenti secondari, sui tempi di ripristino della Radiologia interventistica all'ospedale Cardarelli di Campobasso.
Purtroppo abbiamo ricevuto risposte parziali da Asrem e nessuna risposta dalla struttura commissariale, che ha invocato la inopportunità di prendere una posizione (e di farcela conoscere) stante la pendenza dei ricorsi al Tar. Ci preoccupa, e non poco, anche la rete del trauma, specie per pazienti con politrauma: come confermato sia dall'Asrem che dalla struttura commissariale, la rete non è ancora delineata formalmente. L'unica certezza è che il privato convenzionato (Neuromed) ne farà parte a pieno titolo per ciò che è di sua competenza (trauma che coinvolge anche il sistema nervoso centrale e periferico), mentre mancano ancora gli accordi con le strutture delle regioni limitrofe.
Altra nota dolente riguarda la situazione, anche questa non chiara (specie da un punto di vista patrimoniale ed economico), del Responsible. Sembrerebbe esistere una procedura di composizione negoziata (non di concordato, come dichiarato da Roberti), ma nessuno dei soggetti ascoltati ha saputo dare notizie sul futuro della struttura e sul destino dei suoi lavoratori e dei servizi salvavita che eroga
. Ciò che è stato escluso è la fattibilità di una integrazione funzionale: si ragionerà solo della possibilità di trasferire alcuni reparti presso gli spazi a disposizione dell'ex Cattolica (integrazione solo strutturale)". Per quanto riguarda le Emodinamiche, il direttore amministrativo Carabellese, in mattinata, si è espresso sulla fattibilità del mantenimento sia di quella di Isernia che di quella di Termoli. "Cosa, a dire il vero, non esclusa neppure dai Commissari, che hanno confermato la bontà dell'organizzazione prevista e validata con il P.O. in vigore (2023-2025): 1 centro Hub e 2 Emodinamiche spoke. Quello che è certo è che su questi temi, come su tutti gli altri che sono stati toccati solo per sommi capi, continueremo a dare battaglia su tutti i livelli istituzionali e a fare proposte, perché l'ultima parola non è stata ancora pronunciata