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L’arte del binomio perfetto: la storia del vastese Armando Rucci, simbolo della cinofilia italiana

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C’è un legame che supera il semplice addestramento, un equilibrio sottile tra fiducia, disciplina e affetto. È l’arte del binomio perfetto: due piedi e quattro zampe che diventano una sola squadra. È questa l’essenza della vita di Armando Rucci, vastese di nascita e punto di riferimento della cinofilia italiana, che ha trasformato una passione in una missione al servizio della sicurezza, del soccorso e della formazione.

Il fondamento: disciplina e servizio (1995 – 2002)
La storia di Armando Rucci comincia nel 1995, quando indossa per la prima volta la divisa della Polizia di Stato come conduttore cinofilo. Per sette anni, fino al 2002, presta servizio nel Reparto Cinofili della Polizia Giudiziaria, lavorando fianco a fianco con il suo compagno a quattro zampe, Lump, un pastore tedesco con cui condivide ogni giorno di servizio e addestramento. In quegli anni, la fiducia reciproca non è un valore astratto, ma una condizione di sicurezza: l’efficacia di ogni intervento dipende dal perfetto affiatamento tra uomo e cane. Rucci apprende la disciplina, la precisione e la calma operativa che solo il lavoro in uniforme sa insegnare. Sono anni che forgiano il professionista e che gli trasmettono il senso profondo del dovere, della lealtà e del servizio alla comunità.

Dalla sicurezza al soccorso: la vocazione umanitaria
Consolidata la carriera nelle Forze dell’Ordine, Rucci sente crescere in sé una nuova chiamata: quella dell’aiuto umanitario. Nasce così il suo impegno nel mondo della Protezione Civile, dove trasferisce le competenze maturate in Polizia all’interno delle unità cinofile da ricerca e soccorso (SAR – Search and Rescue).

La sua esperienza si traduce in azione concreta:
• partecipa a interventi operativi in aree colpite da terremoti e calamità naturali, sia per ricerche sotto le macerie (Rubble Search) sia in superficie;
• diventa Istruttore Cinofilo della Croce Rossa Italiana (CRI), contribuendo alla formazione delle unità SAR e alla definizione dei protocolli di comportamento in emergenza.

In ogni ambito, Rucci porta con sé un principio guida: il rispetto. Rispetto per l’animale, per il compito e per la persona che si soccorre. La sua filosofia è chiara: il cane non è uno strumento, ma un partner operativo e affettivo.


Rucci con il cane Lacky durante un’operazione di ricerca.

L’Eredità: docenza e formazione nazionale
Dopo anni di servizio attivo, Rucci assume un nuovo ruolo: quello del formatore. Diventa istruttore di Protezione Civile Cinofilo, dedicandosi alla formazione completa del binomio uomo-cane. Non solo addestramento tecnico, ma anche orientamento, cartografia e psicologia dell’emergenza, discipline essenziali per affrontare in modo efficace e sicuro le operazioni di soccorso. La sua competenza viene riconosciuta a livello nazionale con la nomina a docente nazionale F.I.S.A. (Federazione Italiana Salvamento Acquatico), dove contribuisce a definire protocolli, linee guida e standard di qualità per le unità cinofile operative italiane. In questa veste, Rucci ha formato decine di istruttori, trasmettendo un metodo basato sulla comunicazione etologica e sulla relazione empatica. Il suo approccio è innovativo e positivo: mette al centro il benessere del cane e la crescita consapevole del conduttore, perché un binomio efficace nasce sempre da un legame di fiducia e rispetto.


Attività recenti e impegno culturale
Oggi Armando continua a essere un punto di riferimento nel panorama cinofilo e culturale. Ad aprile 2024, inaugura a San Salvo (CH) la scuola cinofila “White Wolf”, di cui assume la presidenza. La struttura è dedicata all’addestramento di cani da ricerca e soccorso in scenari complessi, con l’obiettivo di diffondere una cultura del soccorso basata sulla professionalità e sul rispetto per l’animale. 
Nel giugno 2025, riceve inoltre la nomina a rettore dei territori di Vasto e Pescara per i Templari Federiciani, un riconoscimento al suo impegno anche nel campo storico-culturale e nella promozione dei valori etici e solidali.

Nella cinofilia da ricerca e soccorso, ogni passo è la conferma che la sinergia tra l’istinto più puro e la dedizione umana può trasformare il buio della paura nella luce di una vita ritrovata. È nel binomio perfetto che risiede la vera forza del soccorso.

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