Tagli al ‘Caracciolo’ di Agnone: Saia scrive a Mattarella e convoca gli Stati Generali dei territori
È stato diffuso ufficialmente il Programma Operativo Sanità (POS) 2025-2027, il documento con cui la Regione Molise ridisegna la rete ospedaliera e territoriale per i prossimi anni.
Il piano, firmato dal commissario ad acta Marco Bonamico, dal subcommissario Ulisse Di Giacomo e dalla direttrice generale della Salute Lolita Gallo, è stato inviato ai ministeri della Salute e dell’Economia per la valutazione definitiva.
L’impianto conferma la linea già tracciata nei mesi scorsi: tre poli principali – Campobasso, Termoli e Isernia – e una progressiva riconversione delle strutture periferiche, con un ruolo sempre più rilevante per il privato accreditato.
Cardarelli e il progetto Responsible Research Hospital
La novità più rilevante riguarda l’ospedale Cardarelli di Campobasso, per il quale il POS formalizza il trasferimento nella futura struttura “Responsible Research Hospital”.
Il progetto non è ancora operativo: è prevista la conclusione dello studio di fattibilità entro il 31 dicembre 2025.
Per la prima volta, il piano inserisce questo obiettivo con scadenze e responsabilità operative, affidate alla Struttura commissariale e alla Direzione generale per la Salute, senza modificare immediatamente lo status attuale dell’ospedale.
Il documento segnala anche ritardi negli interventi PNRR, prevedendo l’attivazione dei nuovi posti letto e delle terapie intensive solo dopo la conclusione dei cantieri.
Sul fronte delle reti tempo-dipendenti, il Cardarelli è individuato come hub regionale per cardiologia ed emodinamica h24, mentre Termoli e Isernia restano nodi spoke, senza indicazioni su potenziamenti o nuove dotazioni.
Agnone perde lo status di ospedale
Il Caracciolo di Agnone viene riclassificato come Presidio Territoriale di Assistenza (PTA), in coerenza con il decreto ministeriale 77.
Il presidio offrirà servizi di riabilitazione, lungodegenza, ambulatori specialistici e assistenza infermieristica di comunità, mantenendo solo un Punto di Primo Intervento e una postazione 118 h24.
Una scelta che di fatto segna la perdita dello status di ospedale per acuti e suscita forti perplessità nei centri montani dell’Alto Molise.
Territorio e servizi di prossimità
Il POS definisce un cronoprogramma di medio periodo:
attivazione delle AFT e delle UCCP entro il 2026;
completamento della rete degli infermieri di famiglia e di comunità entro lo stesso termine;
potenziamento dell’Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) entro il 2027.
Confermate 13 Case della Comunità e 3 Centrali Operative Territoriali (Bojano, Venafro, Termoli).
Sul personale si parla soltanto di stabilizzazioni nei limiti di bilancio, senza nuove assunzioni.
Termoli cresce, il privato resta centrale
Il punto nascita di Termoli mostra un forte incremento dei parti (179 nel primo semestre 2025 contro 72 nel 2024), avvicinandosi agli standard ministeriali.
Nel sistema sanitario molisano resta centrale il ruolo del privato accreditato:
Neuromed per ictus e neurochirurgia,
Responsible Research Hospital per cardiochirurgia e oncologia,
Villa Esther e Villa Maria per riabilitazione e geriatria.
La reazione di Saia: “Difendere i diritti costituzionali delle aree interne”
Dopo la diffusione del documento, è arrivata la dura presa di posizione di Daniele Saia, sindaco di Agnone e presidente della Provincia di Isernia.
Saia ha annunciato di aver inviato una lettera al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, per chiedere sostegno “nella difesa dei diritti costituzionali delle aree interne e del diritto alla salute, fondamentali per contrastare lo spopolamento e garantire pari dignità ai cittadini di montagna”.
Il sindaco ha inoltre convocato gli Stati Generali dei territori per sabato 15 novembre alle ore 10, presso la sala della Provincia di Isernia, invitando consiglieri regionali e provinciali, parlamentari, sindaci e associazioni per discutere una posizione unitaria dei territori.
“Non si può ridisegnare la sanità tagliando fuori i territori più fragili. Agnone e l’Alto Molise non possono essere condannati all’abbandono,” ha dichiarato Saia nel messaggio diffuso sui social.
Una partita ancora aperta
Il Programma Operativo Sanità 2025-2027 è ora all’esame dei ministeri competenti.
Solo dopo il via libera di Salute e Mef diventerà operativo.
Nel frattempo, la mobilitazione dei territori si fa sempre più intensa, con la provincia di Isernia pronta a far sentire la propria voce nelle sedi istituzionali e politiche.

